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In Italia il primo libro sulla storia culturale della comunità LGBT+

In Italia il primo libro sulla storia culturale della comunità LGBTQIA+. Edito da Einaudi, scritto dalle sapienti mani di Maya De Leo, è la prima opera italiana completa e di riferimento. Ma scopriamo di più.

Queer: di che si tratta.

Il libro tratta della storia completa della sessualità e delle identità LGBTQIA+, parlando dell’Occidente dal XVIII secolo ai giorni nostri. Basato su tantissime fonti, tra letteratura, trattatistica e cronaca, è la porta per il passato della nostra comunità. Gli argomenti sono svariati: la sessualità, il dopoguerra e la rivolta di Stonewall, con la crisi dell’HIV fino alla rivoluzione queer. Organizzato in tre sezioni, comprende: un’archeologia della comunità, la nascita e tramonto del closet, e le rivoluzioni, resistenze ed intersezioni. L’epilogo in chiusura è denso di suggestioni e spunti per il futuro. L’autrice lo commenta così: “il testo, per la prima volta in Italia, offre una sintesi del lavoro ormai quarantennale della storiografia internazion ale su questi temi“.

La copertina del libro “Queer. Storia culturale della comunità LGBT+”, di Maya De Leo

Queer: perché chiamarlo così?

In un’intervista alla Treccani, l’autrice De Leo ha svelato bellissimi dettagli sul suo operato. “Il termine, per chi non conoscesse la storia di questa parola, ha come primo significato quello di “strano”, “eccentrico”, “bizzarro” e storicamente è stato utilizzato come insulto omo-lesbo-bi-transfobico. A partire dagli anni Novanta il termine è stato fatto oggetto di riappropriazione e rivendicazione orgogliosa da parte della comunità LGBT+“, così rivela. “In quel contesto, queer evocava la rabbia delle soggettività marginalizzate, il loro scarto rispetto alle norme di genere, prima ancora di definire un’identità“.

Queer: la sua scrittrice Maya De Leo

Vincitrice del premio “Opera prima” della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea, Maya De Leo non è solo una scrittrice. È stata docente di Storia di Genere per l’Università di Genova, e di Storia dell’Omosessualità a Torino. L’anno scorso è stata premiata con l’Emma Goldman Snowball Award per la sua ricerca. Il suo libro, “Queer“, le è valso il premio della SISSCO.

Qual è stata la risposta del pubblico?

Uscito il 25 Maggio 2021, ha potuto lasciare ai posteri la nascita, le trasformazioni e le rivendicazioni della comunità LGBTQIA+. “Il progetto del mio libro è restituire non solo la storia di una comunità silenziata e censurata, ma anche rileggere la storia contemporanea“, queste le parole dell’autrice. “Un testo prezioso per ricostruire come abbiamo potuto e saputo resistere alle oppressioni e discriminazioni e come, a partire dalla necessità di sopravvivenza, abbiamo costruito strategie, linguaggi e spazi capaci di mutare e adattarsi“, così aggiunge la libreria Antigone.
Moltissime persone hanno elogiato “Queer“, considerandola un’opera necessaria e basata su una ponderosa documentazione. Si leggono sul web: “un libro che rivendica la storia del movimento LGBTQ+, senza di essa saremo nulla“. E ancora: “credo dovrebbe entrare nelle scuole, prima per gli insegnanti, poi per gli studenti“.

Sono opere come queste che fanno sperare nel futuro del nostro Paese sull’inclusività. E, come si legge sul pancione di un uomo trans incinto, nella bellissima copertina che Fumettibrutti realizzò per l’Espresso: «La diversità è ricchezza».

 

Aeden Russo

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Fonte: Treccani.it

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