Aggressione omofoba a Roma lo scorso 23 luglio ai danni di una ragazza lesbica che era alla gay street della capitale con la propria fidanzata. Stando a quanto è stato raccontato, pare che la vittima in questione fosse sullo stradone di San Giovanni che collega la Basilica al Colosseo. Sembrerebbe che ad un certo punto due ragazzi l’abbiano aggredita perché stava guardando le loro fidanzate.
Gli aggressori in questione l’hanno ferita colpendola con un coltellino. Sul posto è arrivata l’ambulanza ed è intervenuta anche la Polizia di Stato chiamata da alcuni testimoni. A denunciare la vicenda sui Social è stato l’attore di ‘Skam Italia’, attivista e Portavoce di ‘Gay Center‘ Pietro Turano il quale, proprio quel venerdì sera, si trovava alla Gay Street.
Ennesimo episodio di odio contro la comunità LGBT+ che mai come quest’anno sta pagando lo scotto di una Politica fallimentare in tema di diritti e basata sull’odio. Nel mentre in Italia succedono quotidianamente episodi del genere, Il Governo continua a tacere sul DDL Zan. La destra è felice di fare ostruzionismo quando si parla di pari diritti. La sinistra si fa ostruzionismo da sola visto quello che ha combinato il Partito Italia Viva di Renzi. Alcuni Movimenti che si definiscono progressisti, infine, non hanno mosso un dito per fermare questo inferno omofobo.
Quanto ci scommettete che il DDL Omotransfobia non passerà mai e che se mai dovesse entrare in vigore sarà un compromesso ancora più al ribasso rispetto a quello che già è? L’unica fazione politica che sta combattendo per dare a tutti uguali diritti è il Partito Gay. Questo Movimento, infatti, ha chiesto più volte maggiori tutele per le persone LGBT+.
Ora, comunque, leggiamo insieme nel dettaglio cosa è successo durante l’aggressione omofoba avvenuta a Roma e le parole di Turano su Facebook.
Aggressione omofoba a Roma, ragazza lesbica ferita con un coltellino a Roma: “Stavi guardando le nostre fidanzate”
La ragazza lesbica che è stata aggredita a Roma nei pressi della Gay Street della capitale è stata ferita con un coltellino. Da quanto è stato raccontato sul proprio account Social di Pietro Turano, presente sul luogo della vicenda, pare che due giovani l’abbiano colpita ripetutamente. La vittima in questione, infatti, sembra che quando è stata soccorsa fosse piena di tagli e sangue sul viso e su entrambe le gambe.
Quanto sangue deve essere ancora versato affinché l’omobilesbotransfobia diventi un aggravante di reato? Se continuiamo di questo passo la risposta, purtroppo, è “ancora molto”.
Simone D’Avolio