Aggressione omofoba a Padova ai danni di una coppia gay dopo che si sono scambiati un bacio.
Nemmeno l’omicidio di Maria Paola Gaglione le aggressioni ai danni delle coppie LGBTQ+ si sono fermate.
A pochi giorni di distanza dalla tragica vicenda avvenuta a Caivano, in provincia di Napoli, siamo qui a raccontarvi l’ennesimo episodio di violenza a sfondo omofobo.
Tutti si sono indignati per quanto accaduto, ma nessuno ha fatto nulla in modo attivo.
E questo ennesimo episodio di violenza ai danni di una coppia omosessuale ne è la prova.
Nella notte tra il 18 e il 19 settembre, nel centro della città di Padova, Marlon Landolfo e Mattias Zouta sono stati aggrediti da un branco di sei persone.
I due fidanzati entrambi residenti a Padova, come viene riportato sul sito “it.sputniknews.com”, camminavano mano nella mano quando sono stati presi di mira da un gruppo formato da quattro ragazzi e due ragazze.
Inizialmente il branco pedina la coppia e poi, successivamente, decide di rivolgerli insulti omofobi.
La colpa dei due ragazzi omosessuali? Essersi scambiati un bacio.
I due ragazzi poco più che ventenni, infatti, hanno chiesto di smetterla perché sapevano che non stavano facendo nulla di male.
È in quel momento però, che il branco, dalla violenza verbale è passato a quella fisica.
Aggressione omofoba a Padova: branco di sei persone (tra cui due ragazze) prendono a calci e pugni una coppia omosessuale
Aggressione omofoba a Padova ai danni di una coppia gay, alla quale hanno partecipato anche due ragazze.
Marlon e Mattias hanno intimato i sei giovani di smetterla, ma a nulla sono valse le loro richieste.
La coppia omosessuale, infatti, è stata buttata a terra e colpita con calci e pugni.
Un amico dei due ragazzi è corso in loro aiuto ed è stato ferito alla testa con un bicchiere di vetro.
Secondo la testimonianza delle vittime, che è stata diffusa sui social con un video-denuncia che trovate di seguito, a far scattare l’aggressione sarebbe stato un bacio tra i due.
Sul luogo sono intervenuti per primi i vigili urbani che presidiavano l’area e, successivamente, anche i carabinieri.
Gli inquirenti hanno acquistato le immagini delle telecamere di sorveglianza nei pressi del luogo dell’aggressione, per risalire all’identità degli aggressori.
Nel nostro piccolo vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza alle vittime.
Domandiamo, infine, alla politica italiana, se è il caso di approvare l’emendamento “salva omofobi” presentato nella legge sull’omobitransfobia.
Non credete bisogna fare qualcosa di più?
Simone D’Avolio