Immaginate di essere tranquilli sul vostro divano per un momento di relax. Accendete il vostro cellulare, iniziate a guardare qualche pagina Instagram e a sbirciare qualche post. Tra questi ne salta all’occhio uno: la solita tendenza, niente di male. Se non parlasse di una strana parola che nasconde transfobia allo stato puro: superstraight.
Questo “termine” uscito dalla bocca di un ragazzino su Tik Tok, per quanto poi, per l’appunto, sia risultato una sottospecie di “troll”, quindi nessun orientamento sessuale o movimento riconosciuto, ha creato comunque molto scompiglio.
Decidete quindi di commentare: “Super straights perché dire transfobia è troppo scomodo”. Semplicemente il vostro pensiero. Semplicemente quello che penso, perché quello che sto scrivendo non è la solita notizia accaduta ad un vip, ma l’avvenimento di una persona qualsiasi che con umiltà cerca di difendere con la sua piccola pagina i diritti LGBT+ e della sua comunità.
Transfobia in Italia sui Social “Sono fiero di essere transfobico”
“
“Congratulazioni per esserne pure fiero” commento canzonandolo un po’.
La risposta mi fa ancora accapponare la pelle ed è quella vedete qui a fianco. Oltre ad avere insultato il gay-pride, cosa assolutamente non nuova, sono le ultime parole che mi hanno raggelato il sangue.
“sono strafiero che i miei avi lapidassero quelli come voi“…
Voi cosa avreste fatto? Io ho risposto “grazie” e segnalato tutto ad Instagram che ha tolto il commento.
Ragioniamo un attimo…
Se analizziamo un istante il commento, possiamo notare un accanimento verso il gay-pride e una fierezza per il passato. Voglio ricordare che ad addii al nubilato o a feste per i 18 vengono utilizzati questi “simboli” senza nessun criterio. I gay pride vengono “esagerati” proprio per fare capire a personaggi come questo che ci mancano i diritti.
Dichiarare l’EU una zona dove le coppie omosessuali si possono amare non è abbastanza. Se non ci sono i fatti e c’è ancora gente che la pensa così, quel documento rimane carta straccia. Ricordiamo, inoltre, che i nostri avi devono essere fieri di quello che hanno fatto. Grazie a loro abbiamo quello che ci è concesso.
In passato ci hanno messo in prigione, lapidato, messi nei lager e grazie a queste lotte siamo diventati forti. Provate a pensare se dietro al mio commento ci fosse stato un ragazzino: io sono forte, sono adulto, ma un adolescente, a volte (spesso), non lo è. Non a caso, purtroppo, troppo spesso si sentono notizie di omosessuali o di LGBT+ che si suicidano o vengono uccisi solo solo perché decidono di non negare sé stessi.
Pesate sempre le parole e ricordate che è facile fare il leone da tastiera, bisogna esserlo nella vita. Bisogna avere la corazza e noi la ereditiamo da generazioni.
Siate sempre voi stessi. Siate sempre forti.
Raph