Le elezioni regionali sono alle porte. Noi abbiamo sentito Salvatore Simioli in un’intervista esclusiva, che possiamo adesso vedere insieme.
Salvatore Simioli: attivista, avvocato e voce della comunità LGBTQIA+
Se dovesse presentarsi oggi ai suoi concittadini, Salvatore Simioli sceglierebbe parole semplici e concrete: “Mi chiamo Salvatore Simioli e da oltre trent’anni sono un attivista LGBT+”. Ha iniziato il suo percorso nei collettivi queer universitari e poi in Arcigay, fino a ricoprire anche il ruolo di vicepresidente nazionale. Come avvocato si è battuto in molte cause per difendere persone vittime di violenza e discriminazione. Oggi lavora in Procura, nella sezione dei reati contro le fasce deboli, e ogni giorno è testimone dell’importanza di istituzioni che sanno ascoltare e proteggere. Con queste esperienze alla spalle, Salvatore Simioli ha deciso di scendere in campo in politica regionale per portare in Regione Campania la voce di chi troppo spesso non viene ascoltato: giovani, donne, persone LGBTQIA+, famiglie che chiedono dignità e opportunità. Il suo credo è questo: la Campania deve difendere le persone, non i privilegi.
Le proposte concrete di Salvatore Simioli
Le soglie di intervento che Salvatore Simioli mette sul tavolo sono ben definite e articolate. Ma soprattutto per “una Campania che rispetta, protegge e valorizza chi ci vive“. Innanzitutto, sanzioni per ogni atto di omolesbobitransfobia nell’ambito regionale, nella misura di competenza della Regione. Poi, educazione sessuale e affettiva nelle scuole come elemento strutturale. Sul fronte sanitario, test gratuiti per infezioni sessualmente trasmissibili e percorsi di affermazione di genere rapidi, gratuiti e accessibili in tutte le province, non solo a Napoli. Propone anche un meccanismo di “cashback sanitario”: se la sanità pubblica non rispetta i tempi, la Regione copre i costi nel privato. E per combattere la presenza di stereotipi nei media, Salvatore Simioli vuole il monitoraggio da parte del Corecom Campania delle discriminazioni nei media con possibili sanzioni. Le misure si integrano con la legge regionale contro l’omofobia-transfobia di cui è stato giurista-redattore. Non solo attivismo, Simioli guarda anche oltre questa giusta causa: “voglio una metropolitana attiva 24 ore su 24 e stage retribuiti almeno 1000 euro al mese per i giovani campani. Il lavoro deve essere futuro, non sfruttamento“.
Salvatore Simioli: educazione, inclusione e diritti nella Campania che cambia
Per quanto riguarda una collaborazione con lo Stato, Simioli aggiunge: “Serve una collaborazione seria tra Regione e Stato. Non bastano le bandiere: servono politiche strutturali“. Affrontare i temi della comunità LGBTQIA+ nella scuola, nel lavoro e nei media è da tempo nell’agenda di Salvatore Simioli. Per lui, entrare seriamente nella Regione significa attivare sportelli LGBTQIA+ in ogni provincia, formazione obbligatoria per il personale sanitario e scolastico e campagne di sensibilizzazione sul tema della diversità. Non si tratta soltanto di bandiere da sventolare: Salvatore Simioli vuole che la Campania diventi “un modello di civiltà, non solo di tolleranza“. Inoltre, sull’onda delle proposte fatte, intende integrare la legge regionale contro le discriminazioni con fondi permanenti di supporto psicologico e legale, sportelli in tutte le province e percorsi per costruire una prevenzione efficace contro l’omolesbobitransfobia.
Salvatore Simioli: formazione, lavoro e percorsi di vita per i giovani
Non si tratta solamente d’istituire delle leggi, ma di rafforzare la struttura che già esiste. Ed è per questo che l’impegno di Simioli diventa quasi tangibile per il comune cittadino campano. “Si tratta di strumenti concreti per proteggere le persone e promuovere il rispetto, non solo di dichiarazioni simboliche“, va a sottolineare. Ma accanto a questo, la sanità viene vista come priorità: percorsi rapidi e accessibili per l’affermazione di genere, servizio stabile di educazione affettiva nelle scuole e supporto concreto negli ambienti di studio e lavoro. Salvatore Simioli considera la formazione uno strumento essenziale per abbattere la discriminazione e costruire lavoro e spazi per tutt*, nel segno dell’inclusione. Così commenta: “Propongo un protocollo regionale con l’Ufficio Scolastico, le aziende e le scuole pubbliche per promuovere corsi, programmi e campagne contro l’odio e per la valorizzazione delle diversità. Mentre per gli Istituti di Istruzione e Formazione Professionale e gli Enti di formazione professionale che dipendono direttamente dalla Regione, prevedere corsi obbligatori su affettività ed educazione alle differenze, saremo i primi a farlo in Italia. La cultura del rispetto si costruisce ogni giorno, non solo nelle emergenze“.
Salvatore Simioli: dalla legge regionale alle sanzioni per discriminazione
Cosa succede quando ci sono le risorse ma non vengono sfruttate nel modo corretto? Che ci sentiamo spaesati e inermi contro le discriminazioni. Viviamo fortemente la mancanza di supporto psicologico o d’inclusione lavorativa. Salvatore Simioli questo lo sa. E ci dice: “Le risorse ci sono: bisogna solo avere il coraggio di destinarle a chi ne ha davvero bisogno“. Vuole introdurre sanzioni regionali per atti di discriminazione basati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere, e obbligare la formazione nelle scuole e negli enti pubblici. Inoltre, intende istituire un fondo permanente di supporto psicologico e legale per le vittime e sportelli sul territorio in ogni provincia. In modo concreto, ci dice: “voglio creare un Fondo regionale per l’inclusione, per sostenere progetti di ascolto, formazione e supporto alle vittime di violenza e discriminazione”.
Salvatore Simioli: fondi, sanità e accessibilità per tutt*
Quando gli abbiamo domandato cosa si può fare per migliorare i percorsi sanitari, Simioli ci dice: “La salute non può aspettare“. L’accesso alla salute e ai servizi diventa, per Salvatore Simioli, un tema di giustizia sociale. Il meccanismo di “cashback sanitario” è pensato per garantire che la sanità pubblica sia efficiente: se non lo è, la Regione copre il costo nel privato. Per i percorsi di affermazione di genere, propone un percorso unico regionale, personale formato, sportelli dedicati e tempi certi in tutti i capoluoghi. Salvatore Simioli considera la salute come diritto universale, senza discriminazione né attese infinite.
Salvatore Simioli: studenti, scuola, università e identità protetta
I giovani restano sempre nel suo mirino, non vengono mai messi da parte. Per loro in ambito scolastico e universitario, Salvatore Simioli ha un programma preciso: reti regionali inclusive, sportelli di ascolto, tutor e formazione per docenti. “Le carriere alias -percorsi per studenti trans o queer– devono diventare realtà omogenee in tutte le scuole e università“. La Regione, come già dimostrato, può coordinare mense, alloggi, borse di studio. “Nessun* studente deve sentirsi sol* o invisibile“. Questo è il messaggio che Simioli porta con forza: la scuola come luogo di sicurezza e riconoscimento.
Salvatore Simioli: contrastare la piaga dell’omotransfobia
L’escalation degli atti di omolesbobitransfobia sul territorio campano richiede una risposta forte, e Salvatore Simioli la propone: “in assenza di una legge nazionale, la Regione Campania deve agire“. Sanzioni regionali per ogni atto discriminatorio omolesbobitransfobico come atto curativo. Formazione nelle scuole come strumento di prevenzione, campagne pubbliche e rete di sportelli di ascolto e supporto psicologico. “Non basta punire: serve prevenire” e dare sicurezza a chi vive il quotidiano con paura. La libertà di essere sé stess* è il fine ultimo del progetto di Simioli, che punta a una Campania in cui vivere senza timore.
Salvatore Simioli: visione 2030 per la Campania inclusiva
La nostra domanda conclusiva è stata molto forte: come immagina la Campania tra cinque anni, alla fine di un suo possibile mandato. Guardando al futuro, vorrebbe “vedere una Campania che resta, non che scappa“. Una regione dove le persone LGBTQIA+ non siano costrette ad andare via per essere sé stess*, dove la sanità funziona, dove i giovani trovano lavoro e stage dignitosi, una metropolitana attiva 24 ore, e soprattutto una comunità viva, moderna, accogliente. Salvatore Simioli offre una visione concreta: una Campania che non costringe a emigrare, ma che costruisce opportunità e diritti.
Ringrazio a nome di tutta la redazione Salvatore Simioli per l’onestà, la trasparenza e le sue bellissime parole. Sperando che la Campania possa avere un barlume di luce da un suo mandato, auguro alla sua campagna elettorare una splendida riuscita.
Aeden Russo
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