Site icon GayPress.it

Popolo della Famiglia di Adinolfi contro coppie LGBT+: se inserite nella campagna vaccinale fanno pensare all’Aids

Luigi Mercogliano, membro del partito “Il Popolo della Famiglia” di Mario Adinolfi, non ha perso l’occasione per esprimere la sua omofobia in un post relativo alla campagna vaccinale.

 

Il post discriminatorio contro le persone LGBT+ di un membro de il ‘Popolo della Famiglia’ di Mario Adinolfi

Mercogliano scrive la sua invettiva contro questa immagine, che ritrae due uomini abbracciati. Dando per scontato che si tratti di due uomini gay, sottolinea come, a suo parere, si tratti di una fotografia inopportuna per la campagna vaccinale.

Se l’omosessualità è una cosa normale, una semplice differenza di orientamento sessuale, perché ce la dovete schiaffare sotto al naso pure quando dovete promuovere una campagna vaccinale come se fosse qualcosa da dover accettare a tutti i costi quando già lo è a tutti i livelli e anche oltre? Tra l’altro, non vi sembra che a volte (ed è questo il caso, a mio avviso) da propaganda pro rischi di trasformarsi in propaganda contro?
E già, contro. Ma stavolta contro l’omosessualità e non in suo favore!


Perché, al di là del fatto che questa scelta di marketing mi fa pensare alla lotta all’Aids e non al vaccino anti covid-19, ma il primo messaggio che mi è arrivato da questa campagna pro vaccino non è stato “vaccinatevi tutti” ma, al contrario, “se siete gay e avete rapporti sessuali è meglio che vi facciate subito il vaccino”.


Ora, se l’intento – anche attraverso la legge Zan – è quello di non discriminare e non essere discriminati, con questa campagna mi sa che stia avvenendo l’esatto contrario. Questa locandina del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e del MADRE è discriminatoria e se la legge Zan fosse già entrata in vigore chiunque, a cominciare dagli omosessuali, potrebbe sentirsi giustamente discriminato e per questo fare ricorso a questa legge.
Fateci capire, allora. Perché, onestamente, questa ostentazione del politicamente corretto stile “amen, awoman” sta facendo venire alla ribalta tutta la propria idiozia schizofrenica ideologizzata.

 

L’ignoranza

L’autore del post, membro del Partito Il Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi, cerca di mostrare una finta realtà, in cui l’omosessualità è completamente accettata da tutti. Tuttavia, se così fosse, non si capirebbe l’esistenza del partito politico di cui fa parte. É ironico, poi, considerare “propaganda” una semplice immagine di due uomini abbracciati: se fossero semplicemente amici? Se fossero state due donne ad abbracciarsi, probabilmente Mercogliano non avrebbe avuto nulla da ridire. Si tratta dell’ennesimo episodio di omofobia e mascolinità tossica, elementi ricorrenti nel Popolo della Famiglia.

Inoltre, anche se quei due uomini fossero effettivamente omosessuali, sarebbe difficile credere che si tratti di “propaganda“: in che modo l’orientamento sessuale può configurarsi come tale?

Il riferimento all’AIDS è la ciliegina sulla torta: Mercogliano sembra rimasto fermo agli anni ’80, mostrando un’ignoranza spaventosa sul tema e facendo intendere che questa malattia sia più trasmissibile tramite rapporti omosessuali.

Ma non finisce qui, poiché l’autore del post si spinge ad affermare che una semplice immagine di due uomini abbracciati sarebbe discriminatoria, citando a sproposito la legge Zan.

Come appena dimostrato, risulta veramente difficile trovare un senso a questo post. Si tratta infatti di un semplice attacco alle minoranze, rinforzato dalla retorica della (inesistente) dittatura del politicamente corretto.

Tuttavia, questa invettiva può darci uno spunto di riflessione sul problema della rappresentazione delle minoranze nei media. Non dobbiamo trascurare l’importanza della visibilità della comunità LGBTQ+ negli spot pubblicitari, nelle serie tv e negli altri contenuti multimediali. La quasi esclusiva presenza di uomini bianchi, etero, cisgender, abili (e altro), ha monopolizzato il mondo dei media senza dare il giusto spazio alle altre persone. Per approfondire sul tema, si consiglia questa lettura: https://tlon.it/prodotti/eroine/

 

 

Nora

Exit mobile version