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“Mi senti?”, il cortometraggio dedicato alle persone trans

Mi senti?”, il cortometraggio dedicato alle persone trans, è un progetto amatoriale che unisce il mondo dell’editing e dello storytelling con l’arte manuale. Il video racconta non solo la storia dietro l’installazione artistica, ma anche il mondo contemporaneo della comunità transgender, di cui l’artista fa parte personalmente. Ma scopriamo di più su questo lavoro artistico.

“Mi senti?”, il cortometraggio – come nasce

Il cortometraggio è la fusione eterogenea di eventi di cronaca italiana ed internazionale riguardanti la comunità transgender: dalla manifestazione del Pride di Torino, ai cortei di protesta in Alabama e Texas. Inoltre, sono aggiunti anche frammenti della vita di Jenson Cruz, un ragazzo trans che ha raccontato della sua transizione su YouTube.

Importante è la citazione del caso di Cloe Bianco, la professoressa transgender che si è data fuoco all’interno del suo camper a Belluno. Data la disinformazione dei media italiani, svariate testate giornalistiche avevano riportato il nome di battesimo della docente, affiancandolo ai pronomi scorretti. Il corto, invece, le dà luce grazie all’intervento di Vladimir Luxuria, ospite d’eccezione del Pride a Torino, ed al suo cartello con la scritta “giustizia per Cloe”.

La sceneggiatura è una riflessione personale dell’artista, narrata dalla voce di Stefano Meoni (su Instagram come Phoxes Peacock), aspirante doppiatore eclettico e brillante. Il messaggio è accompagnato dal suono di un battito cardiaco, interrotto bruscamente da un colpo di pistola a fine video.

L’opera artistica invece presentata con questo corto è una scultura bidimensionale, realizzata con carta interamente fatta a mano: una cornice scura racchiude una serie di fogli strappati e sovrapposti, tenuti aperti da una coppia di mani, stampate da una matrice in linoeum. All’interno, un’interpretazione dell’incisione di Marion Livran (aka Maliv) con i colori della bandiera non-binary fa da fulcro del pezzo. Sul retro, infine, sono stati stampati decine e decine di nomi di membri della comunità transgender morti tragicamente nel corso del 2021 e del 2022.

“Mi senti?”, il cortometraggio – la pubblicazione

Il video ha fatto la sua comparsa sui social il 23 Giugno scorso, riscuotendo un discreto successo. L’autore, però, non si è limitato a questo, spingendo il suo lavoro anche oltre. Difatti, il cortometraggio è apparso anche sul social TikTok il giorno successivo, con un modesto riscontro da parte del pubblico.

Chi c’è dietro al cortometraggio

Una foto dell’opera artistica mostrata a fine corto

 

Dietro a questo racconto toccante ci sono in realtà io, un ragazzo di 21 anni napoletano, Aeden, che sui social porta lo pseudonimo di Asayuna. Sono anni che cerco di far sentire le voci di chi, come me, ha subito delle ingiustizie solo per essere sé stessi, nel mondo più autentico. “Mi senti?” è solo uno dei miei primi, timidi approcci, un piccolo progetto nato dal bisogno incessante di farmi valere per chi sono.

Non è solo un racconto di me, come artista e come persona trans. È la storia di tutti coloro che hanno perso la vita, o hanno deciso di porre una fine ad essa, perché non si sono sentiti al sicuro; è la testimonianza che ci sono famiglie, amici, coetanei, estranei persino, pronti a lottare per i pari diritti delle persone transgender.

Spero che questo mio progetto possa donarvi qualcosa, così come l’ha fatto a me.

 

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Aeden Russo

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