A seguito dell’annuncio della dipartita del produttore e conduttore televisivo Maurizio Costanzo il 24 Febbraio, la stampa e i social si sono riempiti di tributi e commemorazioni. Tra queste uno in particolare è saltato agli occhi della nostra redazione. A postarlo su Instagram l’attivista Rosaria Iardino. Ad accompagnare un breve e sentito messaggio di cordoglio, una fotografia che la ritrae nell’atto di baciare il conduttore durante un episodio del Maurizio Costanzo Show andato in onda nel 2003. Per capire l’episodio, che potrebbe essere semplicemente bollato come un semplice esempio di spettacolarizzazione televisiva, dobbiamo però contestualizzarlo all’interno delle battaglie portate avanti dalla Iardino nel corso degli anni ’80 e ’90.
Una vita contro discriminazioni e stigma
Il bacio televisivo tra Rosanna Iardino e Maurizio Costanzo fa infatti riferimento ad un altro bacio, questa volta fotografato, risalente a più di 10 anni prima. Siamo a Cagliari, nel 1991, quando davanti alle fotocamere della stampa l’immunologo Fernando Aiuti scambia un bacio con Rosaria Iardino, attivista sieropositiva all’epoca 25enne. Un gesto che ai nostri occhi può sembrare estremamente triviale ma che assume un’importanza fondamentale nel contesto della lotta allo stigma nei confronti delle persone sieropositive. Infatti, dall’emersione dei primi casi negli anni ’80 gli stereotipi nei confronti delle persone sieropositive, con AIDS conclamata o meno, è stato immediatamente insidioso e altissimo.
HIV, disinformazione e stigma: una battaglia lunga decenni affrontata anche da Maurizio Costanzo
La scarsa consapevolezza pubblica delle modalità di infezione, così come l’associazione con determinate minoranze oppresse tra cui quella queer, hanno spesso portato all’esclusione sociale delle persone HIV-positive. Una forma di discriminazione che riguardava (e in alcuni casi, tuttora riguarda) tutti gli aspetti della vita delle persone sieropositive, dai rapporti sentimentali a quelli lavorativi all’accesso a servizi essenziali.
Ad esempio, alcune pompe funebri si rifiutavano di fornire servizi alle famiglie di pazienti deceduti a causa dei sintomi dell’AIDS. Oppure, una celebre campagna pubblicitaria del 1991 che ritraeva le persone sieropositive come avvolte da un alone viola che di fatto le separava dal resto della società. Va inoltre considerato come questa disinformazione e lo stigma da essa causata abbia inoltre contribuito a rallentare i programmi efficaci di prevenzione e soprattutto la ricerca di cure e terapie.
In questo contesto, quindi, la foto del bacio pubblico tra Aiuti, esperto di fama internazionale, e la Iardino, una delle prime persone sieropositive in Italia e una delle voci più attive contro lo stigma, assume un’importanza epocale e non a caso finisce per fare il giro del mondo. Un gesto semplice, quello di un bacio, che quindi assume un significato molto più ampio nel contesto della lotta ad uno stigma tanto radicato. Tanto da venire replicato in diretta TV, non fra poche polemiche, nel corso dell’episodio del Maurizio Costanzo show.
Fonti: Vanity Fair; SkyTG24; Il Mattino; Adkronos