I figli delle coppie omogenitoriali sono stati lasciati senza diritti. Le trascrizioni, infatti, sono state bloccate e negate per tutte le coppie LGBT+. Questo, purtroppo, lo sappiamo. Quello che però questa destra e questo governo non sa (o fa finta di non saperlo) e non vi dirà è la pericolosità di questa decisione. Prima di entrare nel dettaglio e spiegarvi cosa potrebbe succedere è doveroso fare un piccolo preambolo.
Si sta, forse volutamente, facendo molta confusione tra la GpA e il riconoscimento dei figli delle coppie LGBT+. Infatti, pare si stiano impedendo le trascrizioni anche di quei minori adottati (e non concepiti mediante la Gestazioni per Altri) da coppie formate da due persone dello stesso sesso. In questo caso, dunque, non c’entrerebbe nulla la GpA; perché tirarla in ballo? Il primo punto su cui bisogna fare chiarezza è proprio la Gestazione per Altri (volutamente e volgarmente chiamata “Utero in Affitto” da questa destra per indottrinare le persone e darne una accezione negativa).
La GpA in Italia e in buona parte d’Europa è già vietata. Chi ha ricorso alla maternità surrogata, infatti, lo fa in Canada e America dove è regolamentata e altruistica. Dunque, non c’è sfruttamento. Lo sfruttamento, invece, c’è in India e Russia. Peccato che lì la GpA è vietata per le coppie LGBT+. Quindi, di cosa stiamo parlando? Cosa vogliono? Questo governo sta, sostanzialmente, combattendo contro un qualcosa che non esiste. Una sorta di nemico immaginario.
Inoltre, pare che in Italia siano circa 5.000 le coppie che hanno fatto ricorso alla GpA. Di queste, il 90% sono eterosessuali. A quest’ultime, però, pare sia concesso poter registrare entrambi come genitori del minore. Ciò significherebbe che c’è una volontà precisa nel voler discriminare le persone LGBT+. Diversamente, proibirebbero a tutte le coppie di trascrivere le registrazioni dei minori. Pertanto, è inutile che ci vengono a dire che non c’entra nulla l’orientamento sessuale, perché i fatti sembrano dimostrare proprio il contrario.
Figli coppie omogenitoriali: cosa rischiano i minori delle famiglie arcobaleno?
Il preambolo era doveroso per farvi capire che siamo consapevoli che in mezzo a questa confusione, alcuni politici e partiti, ci sanno sguazzare bene. Lo sanno, infatti, che tutta questa sabbia negli occhi potrebbe portare a loro maggiori consensi. Quando però si parla di minori bisognerebbe fermarsi un attimo e ragionare. Infatti, ora, entreremo nel dettaglio su alcune problematiche che potrebbero accadere con questa nuova linea guida voluta dal governo di estrema destra.
I figli delle coppie omogenitoriali potrebbero morire se uno dei due genitori non è registrato
È un po’ crudo come esempio, ne siamo consapevoli. Questo, però, potrebbe essere il modo più concreto per far capire a chi si schiera contro i diritti dei minori che dovrebbe lasciar perdere l’ideologia almeno davanti ai bambini. Con questa nuova direzione, infatti, se il genitore registrato è solo uno e l’altro deve fare tutta la trafila arzigogolata e lunga dell'”adozione speciale” il bambino potrebbe rischiare grosso.
Supponiamo che il minore sia con il genitore non registrato e si sente male in modo grave per cui bisogna prendere una decisione immediata sul da farsi. Il papà/la mamma non registrato/a non può prenderla, perché risulterebbe un estraneo, e quindi si rischierebbe di mettere a repentaglio la vita del bambino/a. Ha senso arrivare a questo, a rischiare di far morire un minore, per una questione ideologica? È vero, la probabilità che possa succedere una cosa simile è bassa, non è impossibile però. Bisogna aspettare sempre che ci capiti il morto in Italia prima che le cose funzionino? “Prendetevi la responsabilità e fate queste leggi cazz0“! Infatti, questa destra quando era all’opposizione ci ha frantumato la testa dicendo che bisogna tutelare i minori. Adesso che è al governo, invece, nega proprio ai minori i diritti. Allora non è vero che ci tengono davvero ai bambini.
Solo il genitore registrato può andare a prendere il figlio a scuola, l’altro ha bisogno di una delega ogni volta
Questo è un esempio meno crudo e che è già successo a qualche famiglia arcobaleno. Infatti, solo il genitore registrato può andare a prendere il/la proprio/a figlio/a a scuola. Il genitore non registrato, invece, non può prelevare il minore da scuola perché risulterebbe un estraneo e ha bisogno di una delega ogni volta. Siccome le persone hanno tempo da perdere, ci sembra giusto far scrivere ogni volta che questa circostanza accade una frase tipo: “non sono un/una ladro/a di bambini, sono il/la papà/mamma” in modo che l’insegnate possa lasciare andare a casa il minore. Si può ovviare a tutto questo, appunto, permettendo di far registrare entrambi come genitori del minore.
Lo stesso discorso vale per le vacanze. Il minore potrebbe lasciare la propria residenza solo con il genitore registrato o con tutti e due. Se dovesse partire solo con la figura non registrata quest’ultima potrebbe essere accusata di rapimento di minore, salvo delega come nel caso riportato sopra.
Ciò scritto, vogliate perdonarci qualora ci fosse qualche imprecisione, capiamo che quando si inizia a scendere nei sondaggi bisogna necessariamente tornare a seminare odio e discriminazione per provare a riportare su i consensi. Se proprio bisogna farlo, però, che lo si faccia senza negare i diritti ai minori e non sulla pelle dei bambini.