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Chi di transfobia ferisce, di transfobia perisce: risarcimento di 1800€ per diffamazione a donna transgender

Caso di transfobia sui Social: Donna transgender viene risarcita di 1800 Euro per essere stata diffamata

La transfobia può costare molto cara. Attuare il bullismo pregiudizievole e farlo sfociare in violenza verbale o fisica, potrebbe svuotare il portafoglio della persona intollerante. Questo vale anche per i commenti violenti e denigratori che vengono scritti sui Social. Come è giusto che sia aggiungerei. Sulle piattaforme digitali gli odiatori seriali si sentono al sicuro perché pensano di avere una sorta di immunità. Non è così, quella ce l’hanno solo i parlamentati eventualmente, e questa vicenda ce lo dimostra.

Aurora Consolo vittima di transfobia: verrà risarcita di 1.800€ per diffamazione

Quasi sempre le notizie positive che scrivo, o scriviamo, che riguardano la nostra comunità arrivano dall’estero. Questa volta, però, no. La notizia positiva arriva dall’Italia. Finalmente una piccola luce in questo periodo buio che avvolge le persone LGBT+ e la collettività italiana. Aurora Consolo è una donna transgender e riceverà un risarcimento di 1.800€ perché è stata diffamata sui Social. Inoltre, l’autore del commento offensivo dovrà anche pagare le spese processuali che sono pari a 1.525€.

La sentenza emessa dal Giudice di Pace di Roma il 25 marzo 2024, n. 3383/2024, rappresenta una vittoria significativa per i diritti delle persone transgender e contro l’hate speech online. La vittima in questione, difesa dall’Avvocato Edno Gargano e dal suo studio legale EG Avvocati di Pescara, ha ottenuto un risarcimento di 1.800 euro per diffamazione aggravata. Il caso risale al 2021. In quella circostanza Aurora Consolo è stata bersaglio di insulti legati al suo aspetto fisico sotto un post Facebook di Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay LGBT+ Solidale, Ambientalista e Liberale, il quale sensibilizzava sulla tematica transgender.

Un utente, utilizzando un profilo fake, aveva commentato in modo denigratorio insinuando dubbi sulla identità di genere di Consolo con la seguente frase: “Ma ha fatto qualcosa per scatenare tutto sto inferno? Che sia un uomo mascherato è indubbio”. L’Avvocato Edno Gargano ha quindi rappresentato la sua cliente, dimostrando in giudizio che tali affermazioni configuravano una chiara diffamazione aggravata e ottenendo un risarcimento per le sopracitate offese.

Clicca sulla foto  per leggere l’intera sentenza

Le parole dell’avvocato pescarese Edno Gargano

 

 

 

 

 

 

“Questa sentenza rappresenta un passo importante nella tutela dei diritti delle persone transgender, spesso vittime di discriminazioni e attacchi d’odio. Il riconoscimento del risarcimento per diffamazione aggravata a favore della signora Aurora Consolo è un monito per chi pensa di poter impunemente offendere e ledere la dignità altrui. Negli ultimi anni, il mio studio si è dedicato approfonditamente all’hate speech e al fenomeno dell’odio online. Ho notato una grande disinformazione sugli utenti riguardo ai rischi legali di tali comportamenti. È fondamentale arginare questo fenomeno sui social, informando gli utenti che scrivere offese online può configurare il reato di diffamazione aggravata, che secondo il III comma dell’art. 595 c.p. prevede una pena da sei mesi a tre anni di reclusione o una multa non inferiore a 516 euro, oltre al risarcimento dei danni per la persona lesa.”

Questa sentenza sottolinea l’importanza di combattere la diffamazione e l’odio online,  specialmente contro le minoranze vulnerabili, e mostra le conseguenze legali che possono derivare da tali azioni.

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