Oggi è la giornata mondiale contro l’AIDS, ma che cos’è l'”HIV” ? e che differenza c’è con l’ “AIDS” ? Scopriamolo insieme.
L’HIV (Human Immunodeficiency Virus) è un virus RNA ed è l’agente eziologico dell’AIDS. Il virus distrugge le cellule del sangue che sono indispensabili per il corretto funzionamento del sistema immunitario, la cui funzione è di difendere l’organismo dalle malattie.
Se non correttamente trattato provoca l’AIDS.
Quindi, la differenza tra i due è semplice: l’HIV è il virus, l’AIDS è la patologia.
Michael Gottlieb, ricercatore dell’Università della California, stava svolgendo una indagine clinica sui deficit del sistema immunitario.
Analizzando le cartelle cliniche dei ricoverati in ospedale, si è imbattuto nel caso di un giovane paziente che soffriva di un raro tipo di polmonite dovuta a Pneumocystis carinii.
Esso è un protozoo che solitamente colpisce solo pazienti con un sistema immunitario indebolito. Nei mesi successivi, Gottlieb, scopre altri tre casi di pazienti, tutti omosessuali attivi, con un basso livello di linfociti T.
Prima di denominare definitivamente il virus, bisogna attendere il 1986 dove un comitato internazionale stabilì un nuovo nome per indicare il virus dell’Aids: da quel momento in poi si è parlato soltanto di Hiv.
Nei primi anni dalla scoperta era chiamato come “immunodeficienza gay-correlata (Grid)”, “cancro dei gay”, “disfunzione immunitaria acquisita”.
Giornata Mondiale contro l’AIDS: cosa provoca questa malattia?
L’Aids è una malattia trasmissibile attraverso:
- sangue e suoi derivati
- sperma e secrezioni vaginali
- latte materno.
Prima di essere effettivamente ammalati di AIDS vi sono 3 fasi:
- FASE 1: infezione primaria acuta. Avviene dopo circa 1-4 settimane dal contagio e coinvolge l’80% delle persone infette. Possono comparire i sintomi come febbre, eruzione cutanea o rash, gola infiammata e/o candidosi orale, ghiandole gonfie (linfoadenopatie), mal di testa. dolori articolari e dolori muscolari.
- FASE 2: fase asintomatica. Dura dagli 8 ai 10 anni e non si hanno sintomi.
- FASE 3: infezione sintomatica da HIV, AIDS. Il virus causa l’effettiva patologia dove si accusano sintomi come la perdita di peso, diarrea cronica, sudorazioni notturne, febbre, tosse persistente, problemi alla bocca e alla pelle, infezioni ricorrenti e malattie gravi.
La prevenzione è tutto!
Ecco alcune regole essenziali per prevenirla:
- utilizzare SEMPRE il preservativo durante i rapporti. L’Aids non colpisce solo gli omosessuali, ma qualsiasi rapporto non protetto con un infetto. Ricordiamo che il periodo di incubazione del virus è molto lungo. Agite in modo consapevole;
- Diminuite il numero di partner sessuali;
- Svolgete il Test per l’HIV ed invitate il/i vostri partner a farlo;
Giornata Mondiale contro l’Aids: come siamo messi nel 2020?
Attualmente l’Aids non è ancora stato combattuto. Secondo thegaylymirror.com nel 2018, approssimatamene 37.9 milioni di persone sono risultate infette da HIV.
E numeri, purtroppo, non sembrano rallentare nemmeno durante la pandemia da Covid 19.
A oggi, l’Aids è ancora una stigma anche per pazienti zero positivi. La carica virale è diventata in molti pazienti infetti molto bassa o addirittura non rilevabile, ma non rilevarla non significa che il paziente affetto sia guarito.
L’attuale pandemia ha purtroppo rallentato i test e i trattamenti su alcuni vaccini che stanno studiando. Tra questi l’HPX.
Secondo UNAIDS i blocchi e le chiusure dei confini imposti per fermare il COVID-19, stanno influenzando sia la produzione di farmaci antiretrovirali che la loro distribuzione, portando potenzialmente ad aumenti dei loro costi e problemi di fornitura.
Inoltre, modellazioni recenti hanno stimato che un’interruzione completa di sei mesi nel trattamento dell’HIV potrebbe portare a più di 500.000 decessi aggiuntivi per malattie legate all’AIDS.
Se i servizi per prevenire la trasmissione dell’HIV da madre a figlio venissero interrotti in modo simile per sei mesi, l’aumento stimato delle infezioni da HIV nei nuovi bambini sarebbe del 162% in Malawi, 139% in Uganda, 106% in Zimbabwe e 83% in Mozambico.
L’esperienza globale nell’affrontare l’HIV può aiutare a informare e guidare risposte COVID-19 efficaci, efficienti, incentrate sulle persone e sostenibili. E’ rallentata, inoltre, anche la ricerca a causa delle chiusure di laboratori, sempre per la pandemia.
Attualmente vengono studiati, però, alcuni vaccini che potrebbero essere efficaci per prevenire l’HIV.
Tra questi vi è l’HPX2008/HVTN a oggi sperimentato per il Covid-19, può essere alterato anche per l’AIDS.
Mentre le ricerche avanzano vi invitiamo ad una buona prevenzione proteggendoci ed informandovi, perché il peggior virus di tutti è l’ignoranza.
Raph
Fonti:
- storia dell’HIV:https://www.epicentro.iss.it/aids/storia
- descrizione AIDS in fasi: http://www.helpaids.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/386
- HIV durante la pandemia nel 2020: https://thegaylymirror.com/blog/world-aids-day-hiv-treatments-vaccine-and-covid-19-pandemic/ , https://thegaylymirror.com/blog/world-aids-day-2020-the-numbers-the-stigma-the-fight/
- regole per la prevenzione: https://thegaylymirror.com/blog/world-aids-day-2020-5-golden-rules-to-prevent-hiv-infections/