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In Svizzera gli omosessuali potranno tornare a donare il sangue

In Svizzera le persone transgender potranno cambiare i documento di identità in comune

Per la camera dei Cantoni in Svizzera la donazione di sangue è un atto civico, di solidarietà, gratuito, generoso e senza discriminazioni. Questa assenza di discriminazione è essenziale e indiscutibile. Stando alla comunità scientifica, una persona che ha una relazione esclusiva e a lungo termine non rappresenta un rischio maggiore di trasmissione per via ematica di malattie infettive, indipendentemente dal suo orientamento sessuale. Proprio per tale motivo, da questo Novembre, gli uomini gay potranno di nuovo donare il sangue.

Alcune restrizioni verranno applicate, ma riguarderanno solo chi ha comportamenti sessuali a rischio, indipendentemente dal orientamento sessuale. In questi casi, bisognerà attendere quattro mesi dall’ultimo rapporto sessuale con un nuovo partner o dodici mesi in caso di rapporti sessuali con più di due partner negli ultimi quattro mesi. Era dal 2017 che la legge svizzera imponeva agli uomini gay di rispettare dodici mesi di astinenza prima di donare il sangue. E prima del 2017, gli stessi soggetti non potevano donare in nessun caso.

In Svizzera le persone gay o gli uomini che fanno sesso con altri uomini potranno donare il sangue. Com’è la situazione in Italia a riguardo?

In Svizzera, finalmente, le persone omosessuali o gli uomini che fanno sesso con altri uomini potranno donare il sangue senza restrizioni discriminatorie e indipendentemente dall’orientamento sessuale. Nonostante lo Stato in questione sia ampiamente gay-friendly, doveva ancora compiere questo passo in avanti. Step che, stranamente, sembra mancare ad alcuni Paesi da sempre pionieri per i diritti LGBT+ come Norvegia, Finlandia, Paesi Bassi e Islanda.

In Italia, incredibile ma vero, la situazione in tal senso è positiva. La valutazione sull’idoneità alla donazione viene fatta rispetto ai comportamenti a rischio e non in base all’orientamento sessuale. Come è giusto che sia. Di conseguenza, anche se una persona ha rapporti con altri uomini non ha regole diverse rispetto ad una persona che ha rapporti con persone di sesso opposto. Questa corretta normativa entrò in vigore su per giù nel 2001. Un passo avanti dell’Italia che molti Stati decisero di seguire. Solo che poi gli altri Paesi sono andati avanti anche in altri ambiti, mentre in Italia vige ormai da decenni l’immobilismo.

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