Scozia: il primo piano per le persone non binarie sta per arrivare. In un comunicato ufficiale sul sito governativo, hanno annunciato il primo piano britannico per migliorare la qualità di vita delle persone non binarie sul territorio. Ma vediamo di più assieme.
Scozia: il primo piano strategico di vero spessore
In Scozia si affrontano le disuguaglianze un piano alla volta. Ecco che sotto le pubblicazioni per Uguaglianza e diritti, nella direzione per l’uguaglianza, l’inclusione e i diritti umani, il Ministro per le pari opportunità, le migrazioni e i rifugiati ha pubblicato il 16 Novembre un piano strategico per la parità non binaria. Ecco la sua apertura: “Vogliamo garantire che la Scozia rimanga un leader globale nel promuovere l’uguaglianza, l’inclusione e i diritti umani. La nostra visione è che la Scozia sia un luogo in cui l’identità di tutti è riconosciuta, rispettata e celebrata”.
Qui è possibile trovare l’interezza del Non-Binary Equality Action Plan
Non è un processo a breve termine
Questo piano d’azione quinquennale per il 2023/2028 porterà la Scozia avanti nel cammino verso la realizzazione dei pari diritti. Stabilisce le azioni che intraprenderanno per “rispettare i nostri impegni e iniziare a migliorare la vita delle persone non binarie e della più ampia comunità trans in Scozia”. L’accordo prevede anche una riesamina e miglioramento delle politiche esistenti, ove possibile, per garantire che soddisfino efficacemente le esigenze delle persone non binarie. Nella speranza che lavoreranno in collaborazione con coloro che hanno una vera esperienza vissuta, nonché enti pubblici e organizzazioni del terzo settore nella realizzazione di questo piano.
Scozia: il Ministro Emma Roddick commenta così
Ecco le parole di Emma Roddick, Ministro per le pari opportunità, a conclusione del paragrafo d’introduzione: “Infine, vorrei cogliere l’occasione per ringraziare le persone non binarie e le organizzazioni LGBTQIA+ per l’uguaglianza che hanno contribuito a informare questo piano e che, spero, continueranno a svolgere un ruolo importante nel consigliarci nella sua consegna nei prossimi cinque anni e oltre. Non vedo l’ora di lavorare insieme per raggiungere la nostra visione mentre ci sforziamo per l’uguaglianza per tutti”.
Quando è iniziato tutto?
I rapporti sono iniziati nel Marzo 2022, quando il Working Group on Non-Binary Equality si è accordato post pandemia sulle informazioni da fornire al governo. Chi di potere in Scozia ha poi risposto nel Luglio 2022, accettando o parzialmente 24 raccomandazioni su 35, e impegnandosi a considerarne ulteriormente 8. Tre di queste sono poi state rifiutate a causa del fatto che non fosse possibile ottenerle o realizzarle.
La situazione attuale in Scozia e nel Regno Unito
Il continuo aumento dei movimenti anti-LGBTQIA+ in Europa e nel Regno Unito ha minacciato di minare i progressi compiuti verso il raggiungimento dell’uguaglianza e dei diritti umani per tutti gli individui, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o identità di genere. Nonostante i progressi compiuti in tutta Europa negli ultimi decenni verso l’uguaglianza per le persone LGBTQIA+ (comprese quelle persone non binarie che si identificano come parte della più ampia comunità trans), continua ad esserci un “aumento marcato di incitamento all’odio, violenza e crimini di odio contro le comunità e le organizzazioni LGBTQIA+”.
Si va di male in peggio
Anche l’International Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex Association (ILGA) ha mosso preoccupazioni simili nella sua classifica dei paesi dell’Europa più accoglienti del 2023. Questi rating hanno visto il Regno Unito scendere dal 14esimo al 17esimo posto, in base alla situazione legale e politica per i diritti in ogni paese. L’ILGA ha attribuito questo peggioramento a 4 aree, tra cui il discorso motivato dal pregiudizio, la raccolta dei dati, l’istruzione e la salute. Il governo in Scozia, con questo piano, potrebbe migliorare sensibilmente l’accoglienza ai diritti LGBTQIA+.
La Scozia prova a cambiare le cose
Per la prima volta a questo livello, la Scozia è impegnata a promuovere l’uguaglianza per la comunità LGBTQIA+, ed ha diverse priorità chiave, tra cui: l’impegno a porre fine alle pratiche di conversione, lavorare per migliorare l’assistenza sanitaria per le diverse identità di genere e i servizi di salute mentale, l’introduzione pianificata della Carta dei diritti umani e l’impegno generale a migliorare continuamente l’integrazione dell’uguaglianza in tutto il governo.
L’educazione nelle scuole è fondamentale
Importantissimo il passaggio sull’istruzione inclusiva cha la Scozia ha voluto aggiungere, che qui vi recito: “Continuiamo a sostenere l’uso di linee guida per sostenere i giovani transgender nelle scuole, pubblicato nell’Agosto 2021, per garantire un ambiente sicuro e di supporto per tutti gli alunni. Siamo inoltre impegnati a fornire le restanti raccomandazioni per garantire che l’educazione inclusiva sia integrata in tutto il curriculum, per promuovere l’uguaglianza, ridurre il bullismo e migliorare le esperienze educative dei bambini LGBT e dei giovani, compresi quelli trans e non binari”.
Tempistiche e collaborazioni per la Scozia
I tempi per realizzare le azioni in Scozia sono a breve, medio e lungo termine, suddividendo quindi le varie promesse da consegnare entro la fine del 2024, entro la fine del 2026 oppure entro la fine del 2028 o un impegno continuo. “Attueremo una struttura di governance informale che include l’impegno con ex membri del gruppo e persone non binarie, nonché con le organizzazioni di stakeholder che si battono per l’uguaglianza non binaria. Questo approccio più informale favorirà la flessibilità rispetto alla formalità, e ridurrà al minimo la domanda da parte dei membri della comunità di un impegno continuo. La scelta di impegnarsi nella consegna del piano siederà interamente con gli individui”.
Una collaborazione a fin di bene
I progressi verso il raggiungimento delle azioni stabilite in questo piano saranno regolarmente monitorati e segnalati ogni anno, e sarà considerata una raccolta di prove aggiuntive per informare la comprensione dell’impatto del piano sulla vita delle persone non binarie in Scozia. “Pubblicheremo una relazione annuale sul sito web del governo scozzese, che fornirà dettagli sui progressi che stiamo compiendo sugli obiettivi e sulle azioni di questo piano. Inoltre, riferiremo i nostri progressi agli ex membri del Gruppo e forniremo il loro feedback ai funzionari del governo scozzese competenti da considerare nel portare avanti le loro azioni. Anche il Ministro per le Parità, la Migrazione e i Rifugiati incontrerà il gruppo per discutere i progressi del piano, come consente la capacità”.
Quando sarà il turno dell’Italia?
Tutte le informazioni riguardanti questo vastissimo piano sono accessibili sul portale del governo scozzese, e visionabili gratuitamente. La vastità di quello che propongono non è nemmeno lontanamente descrivibile in un solo articolo. L’importanza di questo gesto da parte della Scozia invece sì: grazie, dal profondo del cuore. Come persona non binaria per me un documento di questa entità non solo è un passo avanti, ma un coraggioso primo esempio di come ci si dovrebbe attivare politicamente.
V’invito a leggere tutto sul portale ufficiale, e di spingere qui in Italia per far sì che il governo esamini questa documentazione e la prenda a modello. Vorremmo essere visti ovunque ci troviamo.
Aeden Russo
Fonte: Scottish Government
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