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Rabbia e tristezza: come affrontarle?

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Sono due delle cinque emozioni primarie. C’è chi è triste e incazzato tutti i giorni, chi pare essere immune da questi stati d’animo. Ma cosa possiamo fare quando ci arrabbiamo o soffriamo?

La rabbia è accomunabile a un’esplosione di energia dalle dimensioni pari a quelle necessarie per difenderci da un attacco, da un nemico, da una minaccia o contrarietà. Quando la rabbia monta, il corpo si prepara a combattere. Sarebbe cosa buona e giusta usare quel surplus energetico in maniera intelligente e costruttiva. 

Se sei incazzato, trova il modo di sfogare. Corri a fare boxe, prendi a borsettate una poltrona, schiaffeggia un cuscino con tutta la forza che hai. Sali le scale, vai in palestra, muoviti. Anche il sesso aiuta tanto e bene. L’obiettivo è stancarti fisicamente. Così, buona parte dello scazzo interiore andrà via col sudore. Una volta ritrovato un minimo di calma, concentrati su altro. Sposta l’attenzione anche su quel che puoi fare per cambiare le cose. Se puoi. Altrimenti ignora e passa ad altro. E impara a ridimensionare lo scazzo quando la vita (e la gente) non è come vorresti che fosse.

La tristezza può arrivare ad annientare ogni sorta di energia, lasciandoci spenti, vuoti, letteralmente a pezzi. Le lacrime che versiamo perché ci è entrato qualcosa nell’occhio non hanno niente a che vedere con le lacrime che versiamo quando piangiamo perché soffriamo. Le prime contengono anticorpi per combattere l’elemento invasore. Le seconde contengono endorfine e componenti analgesici che alleviano la sofferenza. Secondo te, perché?

Se qualcosa ti ferisce tanto da farti piangere, piangi. Metti su la canzone più triste della tua playlist, taglia una cipolla se serve, e continua a piangere fino a restare senza fiato. Abbi rispetto del tuo dolore e lo vivrai con intelligenza. Lasciagli il suo spazio e il suo tempo, ma non ignorarlo. Ascoltalo. E imparerai ad avere rispetto anche per quelli altrui, se ancora non l’hai fatto.

Dedica la giusta considerazione ai tuoi stati d’animo. Ricorda che agire in corrispondenza alle emozioni che proviamo può essere utile ed efficace, ma anche pericoloso o addirittura disastroso. Evita di prendere decisioni importanti quando sei particolarmente triste o arrabbiato. Aspetta che ti passi, torna lucido, che è meglio.

Alessandro Cozzolino, life coach

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