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Pilota transgender in Formula E

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La pilota transgender di Formula E, Charlie Christina Martin, potrà confrontarsi con i big del campionato elettrico.
Sabato pomeriggio è iniziata la prima tappa del GP virtuale della Formula E
A causa dell’emergenza Coronavirus, si è deciso di far svolgere il campionato elettrico in un modo un po’ diverso dal solito.
La gara che è iniziata il 18 aprile 2020 si chiama “Race at Home“.
Un campionato virtuale composto da nove tappe, dove i big del Mondiale potranno sfidarsi a colpi di joystyck rimanendo a casa.

Oltre ai big Da Costa, Vandoorne e Gunther c’è spazio anche per i gamers più veloci e famosi.
Insieme a loro, tra la griglia di partenza virtuale, c’è anche Charlie Christina Martin.
La pilota transgender, già star del campionato Ginetta GT Challenge, potrà confrontarsi con i big del campionato elettrico.
Ovviamente questa gara parrebbe che non andrà ad inficiare sul Mondiale che siamo abituati a vedere solitamente.
La “Race at home”, infatti, è stata creata per non lasciare soli gli appassionati della Formula E, per alleggerire la quarantena e, soprattutto, per beneficenza.
I proventi, nello specifico, verranno donati all’ “Unicef” per il programma di sostegno ai bambini colpiti dall’emergenza Covid-19.

Pilota transgender in Formula E
Dopo la Race at home, vorrei entrare davvero nel campionato elettrico

La pilota classe 81, oltre ad essere un punto di riferimento per la comunità LGBTQ+, è anche una celebrità in pista.
Come viene riportato anche su “ilsussidiario.net” , è nel 2018 che compie il grande passo arrivando a competere nel Ginetta GT5 Challange.
Dopo poco tempo, Charlie Christina Martin, è riuscita a scrivere il proprio nome anche nella Michelin Le Mans Cup dove nel 2019 chiuderà come quarta nella sua categoria.
Ma non è finita qua!

Christina, infatti, dal 18 marzo di questo anno compete nel campionato tedesco VLN che, ovviamente, riprenderà appena la pandemia sarà terminata o quanto meno sotto controllo.
In questa competizione, inoltre, prenderà parte alla prima gara da ventiquattro ore con l’Adrenalin Motosport Team.
Nonostante tutti questi successi, la pilota transgender, non sembra ancora del tutto soddisfatta.
Il suo sogno, infatti, è quello di prendere parte anche al campionato elettrico al quale sta partecipando solo in maniera virtuale e per scopo benefico.
Che sia proprio la competizione virtuale a portarla un giorno non così lontano sulla pista della Formula E?

Noi glielo auguriamo con tutto il cuore e siamo contenti che, dopo la squadra di Calcio a 5 gay-friendly che lotta contro ogni tipo di discriminazione, ci sia un altro bel segnale nel mondo dello sport di totale inclusione.

Simone D’Avolio

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