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Per scientiam ad justitiam: Piero Angela e i diritti LGBTQIA+

La morte di Piero Angela ha lasciato, nel mondo della televisione italiana, un vuoto che sarà difficile da colmare. Al contempo la sua decennale carriera ha creato un’influenza multigenerazionale che si estende ben oltre i confini di Quark. Infatti, il padre della divulgazione italiana è stato importante per aver portato al grande pubblico una vasta gamma di temi, inclusi quelli afferenti al mondo LGBT+. Nello specifico, nel corso degli anni, i temi come la sessualità e l’identità di genere hanno spesso fatto capolino nelle trasmissioni di Piero Angela. Sono stati rappresentati in vero stile Superquark, ovvero secondo un metodo scientifico privo di bigottismi e superstizioni.

L’impegno e il riconoscimento da parte del mondo LGBT+

Esempio principale dell’impegno di Piero Angela è rappresentato dalle frequente conversazioni ospitate nel salotto di Superquark con il sessuologo Emmanuele Jannini, nel corso delle quali sono stati approfonditi nel corso degli anni vari aspetti della sessualità e dell’affettività umane.

Non solo non si è esitato a parlare di sessualità e identità di genere non cisgenere e non eterosessuale ma lo si è fatto specificandone la naturalità all’interno dello spettro della sessualità umana. Per contro, si sono definite come “vere malattie sociali” l’intolleranza e la queerfobia.

Il ruolo di Angela nel portare messaggi contro l’intolleranza è stato ribadito anche in questi ultimi giorni che hanno seguito la sua dipartita, con messaggi di cordoglio e riconoscimento. In particolare si sono espressi Arcigay Roma, città dove Piero risiedeva, tramite una nota del presidente Francesco Angeli e il Circolo di Cultura Omossesuale Mario Mieli.

Piero Angela, un ally nella televisione italiana?

Va sottolineato ovviamente come i messaggi presentati da Piero Angela sulle tematiche LGBTQIA+ sono concetti che una società civile dovrebbe considerare di base. E si tratta di temi che l’attivismo cerca di portare avanti da ben prima che le telecamere di Superquark rivolgessero loro l’attenzione. Al contempo, sono concetti di base che difficilmente hanno trovato spazio in televisione, finendo spesso ad arrivare a fatica ad ampie fasce di popolazione. Proprio qui va sottolineata l’importanza di figure come quella di Piero Angela.

Figure storiche della televisione, per molt* quasi familiari e rassicuranti, capaci di presentare le informazioni in maniera chiara e semplice. Oltre a farlo ovviamente in un format di successo e trasmesso in prima serata. Mi viene quindi spontaneo accostare al nome di Piero Angela la definizione di Ally. Intesa nel senso di una persona che non utilizza le battaglie per il proprio tornaconto ma piuttosto utilizza il propri privilegio e potere per dare spazio proprio a queste.

Per scientiam ad justitiam: una piccola prospettiva storico

Prima di concludere vorrei aggiungere una piccola nota profondamente personale, sia come storico che in quanto attivista. Sono sicuro che Piero, con il suo impegno per la diffusione della conoscenza portato avanti fino all’ultimo, potrebbe sicuramente apprezzare.

Nel cercare un titolo per questo articolo, non poteva non venirmi in mente questo motto latino “Per scientiam ad justitiam” ovvero “tramite la scienza verso la giustizia”. Questa frase era il motto di uno studioso vissuto in Germania a cavallo tra il XIXmo e il XXmo secolo. L’intera vita di Magnus Hirschfeld (1868-1935), medico e sessuologo tedesco di origine ebraica, è proprio l’incarnazione stessa di questa frase.

Hirschfeld, infatti, è considerato uno dei fondatori del primo movimento omosessuale tedesco, particolarmente attivo contro il famigerato “paragrafo 175”, articolo del codice penale tedesco che proibiva gli atti sessuali omosessuali tra uomini. L’arma principale a disposizione di Hirschfeld, a sua volta omosessuale, è proprio la scienza. Nel 1919, dopo anni di militanza, fonda a Berlino l’Institut für Sexualwissenschaft (Istituto per la ricerca sessuale) dedicato proprio alla documentazione e alla divulgazione sulle molteplici sfaccettature della sessualità umana.

Seguendo lo stesso ideale della conoscenza come principale mezzo per l’ottenimento di diritti, nel 1921 sarà organizzatore del Primo congresso per la riforma sessuale. Hirschfeld morirà a Nizza nel 1935, dopo aver lasciato la Germania a causa dell’acuirsi delle persecuzione nazista, che nel 1933 avevano portato alla distruzione e al rogo del suo istituto.

Buon viaggio Piero

Come molti topi di biblioteca, Piero Angela e i suoi programmi sono stati un appuntamento fisso per me sin dall’infanzia. Spero quindi mi possa essere perdonato questo piccolo intermezzo storico ed emotivo. Vorrei chiarire come non sia assolutamente mia intenzione mettere a confronto Angela e Hirschfeld, sono due figure vissute in tempi diversi e con esperienze totalmente diverse. 

Quello che mi preme sottolineare è proprio questo ideale della scienza e della cultura come principale strumento di rivendicazione. Un concetto che personalmente non posso non riscontrare nel fortissimo impegno divulgativo che ha fatto da filo conduttore all’intera carriera televisiva di Piero Angela. I suoi programmi hanno portato al pubblico diversi temi come il ruolo delle donne nella scienza, lo spettro della sessualità umana, le conseguenze dell’intolleranza e molti altri. Temi che difficilmente avrebbero trovato all’epoca su un canale di comunicazione così seguito e accessibile.

Per questo e per molto altro,

Grazie Piero!

 

Fonti: Fanpage; Magnus Hirschfeld Society

 

 

Ziggy Mercuzio

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