Il Partito Gay LGBT+ Solidale, Ambientalista e Liberale è nato lo scorso 19 novembre. Una conferenza stampa tenuta da Fabrizio Marrazzo, già portavoce di Gay Center e Gay Help Line 800 713 713, a Montecitorio per annunciare la fondazione di questo Movimento.
Le polemiche non sono di certo mancate. Già solo il nome, accostato alla parola ‘liberale’, ha fatto alzare un polverone nemmeno avessero fatto un attentato che ha causato la morte di migliaia di persone. Battute e metafore a parte, necessarie per fare capire il concetto, è proprio in merito alla diatriba sulla denominazione del partito e sulle fondamenta su cui si basa tale gruppo, che la fazione politica ha voluto fare chiarezza con un articolo sul proprio sito internet.
Come si legge dal loro post, infatti, il termine GAY è da interpretare come Good As You (buono quanto te). La comunità LGBT+, ci tengono a precisare, ha utilizzato questo acronimo come slogan per motivi di identità sin dalle prime sue prime manifestazioni.
Questa parola, non a caso, continuano nell’articolo pubblicato, ha dato l’input per la nascita dei primi movimenti gay-friendly e al loro sviluppo.
Il Partito Gay, pertanto, deve essere inteso nel modo più ampio possibile del termine. La sigla LGBT+, che comprende tutti gli orientamenti delle persone appartenenti alla categoria arcobaleno, infatti, è parte integrante nel logo del movimento. E non è un caso. Insieme alla forma a ventaglio del pittogramma, infatti, è stato scelto per dare un forte segnale di apertura e di inclusione sociale anche verso l’ecologia e la libertà. I sostantivi ‘Solidale, Ambientalista e Liberale’ che concludono il nome del partito servono proprio a questo.
Partito Gay: programma e appartenenza politica.
Il Partito Gay LGBT+ Solidale, Ambientalista e Liberale ha voluto smorzare le critiche anche in merito all’ultimo sostantivo presente nel logo. Nella nota scritta sulla propria pagina web, il team, ha ribadito di non essere nella maniera più assoluta una connotazione di destra, di centro o di sinistra. Per il nuovo movimento, nello specifico, questo termine è in primo luogo anti-totalitarista e contro l’antiautoritarismo.
La postilla sul termine ‘liberale’ si conclude con i loro obiettivi a riguardo, che sono sostenere le professionalità e capacità individuali e lottare contro mafie, favoritismi, familismi e nepotismi. Si è detto che è nato per rubare voti alla sinistra, che sarà un clamoroso autogol per il popolo LGBT+ a noi, invece, ci sembra una valida alternativa per tutte quelle persone (anche non arcobaleno) che non si sentono rappresentate da questa classe politica. Per sapere di più su di loro potete cliccare qua.
Simone D’Avolio