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Napoli: bagno maschile vietato a uno studente transgender ed i suoi compagni scioperano

A Napoli uno studente transgender viene discriminato al Liceo Vico, perché gli viene impedito di entrare nel bagno dei maschi. Compagni di classe della vittima hanno deciso di scioperare per protesta.

Questa notizia può sembrare banale, ma in realtà ha una grande importanza. Inoltre, sicuramente, ci fa sperare in una nuova generazione meno omotransfobica. Vediamo insieme cosa è successo.

Il tutto è iniziato quando uno studente trans della classe 3H del liceo Gianbattista Vico di Napoli, viene preso di mira da un professore lo scorso lunedì.

«è stato rimproverato con toni aggressivi per aver utilizzato il bagno corrispondente al genere in cui si identifica». Ovvero, quello maschile hanno raccontato i ragazzi. Ciò si sarebbe ripetuto diverse volte, fino ad arrivare alla convocazione del ragazzo nell’ufficio della dirigente scolastica.

«Anche in quell’occasione – raccontano gli studenti – si sono rivolti al nostro compagno utilizzando pronomi non conformi alla sua identità di genere”.

A questo punto, l’intera classe ha deciso di scioperare condividendo la propria lotta sui social e comunicando che continuerà a farlo, per consentire al proprio compagno di vivere libero dalle discriminazioni e di utilizzare il bagno del genere con cui si identifica. Una bellissima storia di solidarietà in cui sono i più giovani a dare una lezione ai “grandi”.

A Napoli studente transgender di un Liceo vittima di discriminazione

Bagni “gender neutral” ed inclusione

A questo punto vorrei immaginare, solo per un attimo, quanto potrebbe giovare inserire in tutta l’Italia i cosiddetti “bagni gender neutral“. Bagni completamente inclusivi adottati da altre nazioni e paesi (come la Germania o Londra) creati appositamente per venire incontro alle esigenze di persone trans e non binarie.

Ricordiamo, inoltre, che nell’art. 7 comma 3b del DDL omotransfobia si indica che “Le scuole, nel rispetto del piano triennale dell’offerta formativa (…) e del patto educativo di corresponsabilità, nonché le altre amministrazioni pubbliche provvedono alle attività di cui al precedente periodo compatibilmente con le risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica“.

Abbiamo quindi tutti gli strumenti adatti per creare un futuro migliore alle generazioni che ci sono e che seguiranno. Dobbiamo sperare e lottare affinché questa proposta di Legge passi.

Questi ragazz* sono un bellissimo esempio da seguire ed una grande speranza in un paese più inclusivo.

 

Raph

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