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«Ho più amici gay che normali». La frase choc della consigliera comunale di FdI Grazia Scaffidi a Lissone

Sono parole choc quelle pronunciate lo scorso 22 Giugno a Lissone da parte della Consigliera Comunale Grazia Scaffidi (Fratelli d’Italia), durante il consiglio comunale in diretta streaming. Si stava dibattendo in merito a una mozione che chiedeva l’adesione alla carta della Re.a.dy (Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere). La consigliera del Partito di Giorgia Meloni ha così risposto alla minoranza di Vivi Lissone che l’aveva proposta.

Non accetto che mi venga dato dell’omofoba da Luca de Vincentis, ho più amici gay che forse tu, mi spiace ma è proprio così e li tratto come tratto qualsiasi altra persona normodotata

Secondo Grazia Scaffidi, infatti, la rete Ready,  “serve a portare soldi ad associazioni LGBT+ per organizzare progetti dentro e fuori dalle scuole per propagare le teorie transgender” . Dopo le parole omofobe dell’esponente di Fratelli d’Italia c’è stata una reazione molto accesa. La mozione è stata in seguito bocciata.

Detto ciò, facciamo il punto della situazione. La consigliera Scaffidi non accetta di essere chiamata omofoba perché ha tanti amici gay e li tratta come normodotati. Stiamo scherzando vero?

“Ho tanti amici gay” o “Non sono omofobo ma…” sono frasi che nel 2023 non reggono più. Inoltre, ha indicato le persone etero come “normodotate”, come se la comunità LGBT+ (compresi i suoi “amici gay” quindi), pullulasse di persone handicappate offendendo ovviamente anche quelle. Signora Grazia Scaffidi, lei non solo è omofoba. Lei è anche xenofoba, perché le persone “diverse” la terrorizzano, a lei e non solo a lei, e basta vederlo nella sua dichiarazione.

Anche il Partito Gay LGBT+ SAL interviene sulle parole di Grazia Scafidi: “Si dimetta! Giorgia Meloni prenda le distanze”

Non accetto che mi venga dato dell’omofoba. Tratto i gay come qualsiasi altra persona normodotata. Ho più amici gay che normali. Così la consigliera di Fratelli d’Italia Felicia Grazia Scafiddi del Comune di Lissone, Provincia di Monza e Brianza, mentre giustificava la bocciatura della adesione del comune alla rete dei Comuni contro le discriminazioni verso le persone LGBT+. Le parole pronunciate dalla consigliera Scafiddi di FDI sono inaccettabili. Ne chiediamo le immediate dimissioni e attendiamo una presa di distanza dalla Premier Giorgia Meloni, che è anche la sua leader di partito. Questo linguaggio se non smentito da Fratelli di Italia, dimostra che ritengono le persone LGBT+ non normali. Per questo attendiamo una risposta ufficiale e ricordiamo che l’omobitransfobia è una malattia non essere LGBT+

Queste le parole di Fabrizio Marrazzo, Portavoce del Partito Gay LGBT+ Solidale Ambientalista e Liberale.

 

Raph

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