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Festival di Sanremo e l’arcobaleno sul palco

Festival di Sanremo 2020 e il mancato monologo contro l'omofobia

Il Festival di Sanremo è iniziato ieri sera con la conduzione di Amadeus affiancato da Fiorello e Tiziano Ferro.
Durante la puntata hanno anche calcato il palco dell’Ariston le co- conduttrici Diletta Leotta e Rula Jebreal.
Oltre alle due bellissime donne e ai cantanti in gara, si sono esibiti anche gli ospiti della prima puntata sanremese.
Nel corso della serata hanno fatto la loro comparsa Al Bano e Romina Power, Emma Marrone e parte del cast del nuovo film in uscita di Gabriele Muccino.

Durante la puntata, grazie al testo letto dalla scrittrice e giornalista palestinese Rula Jebreal, si è toccato l’argomento relativo alla violenza sulle donne.
Scelta doverosa visto che, negli ultimi cinque giorni, sono state ben sei le donne uccise.
Oltretutto, il monologo di Rula Jebreal è stato bellissimo, toccante e addirittura, in platea, è scesa anche qualche lacrima.
Sia i femminicidi che le aggressioni nei confronti di persone omosessuali aumentano giorno dopo giorno e sono due argomenti che spesso vanno “a braccetto.”
Tuttavia, nonostante la presenza di Tiziano Ferro, non c’è stato alcun accenno alle aggressioni omofobe che nell’ultimo periodo stanno dilagando in Italia.
Per questo motivo, il popolo LGBTQ+, si aspetta un monologo anche contro l’omofobia.

Dobbiamo ammettere che mancano ancora quattro puntate alla serata finale, ed è verosimile ipotizzare, che proprio Tiziano Ferro possa regalarci un bellissimo monologo contro l’omofobia.

Festival di Sanremo e l’arcobaleno sul palco dell’Arsiton nel 2016

In molti di voi ricorderanno il Festival di Sanremo del 2016.
Alla conduzione c’era Carlo Conti affiancato da
Gabriel Garko, Virginia Raffaele e M?d?lina Ghenea.
Quel Festival rimane ancora tutt’oggi come il più rainbow di sempre.
Tutti (o quasi) gli artisti che sono saliti sul palco dell’Ariston hanno sfoggiato nastri, bracciali o oggetti arcobaleno in favore della comunità LGBTQ+.

Proprio in quei giorni, infatti, in parlamento si sarebbe discusso il Decreto Cirinnà in merito alle Unioni Civili e ai pari diritti per le coppie dello stesso sesso.
Per far capire quanto il DDL Cirinnà fosse indispensabile come legge (e infatti lo divenne dopo qualche mese), i cantanti in gara e gli ospiti delle varie serate hanno scelto di tingersi un po’ di arcobaleno.
Così facendo, si sono schierati a favore delle Unioni Civili e contro l’omofobia.

Sanremo 2020 è solo alla prima puntata e pertanto, nelle prossime serate, potrà esserci un monologo dei conduttori, degli invitati o un gesto da parte degli artisti per continuare a combattere l’omofobia. (Speriamo).

 

Simone D’Avolio

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