Site icon GayPress.it

Donna trans diventa mamma con trapianto dell’utero: dall’utopia alla realtà

Quando si affronta un percorso di transizione per affermare il proprio genere femminile, spesso si sceglie di sottoporsi non solo alla terapia ormonale, ma anche a determinati interventi chirurgici. Tra i più diffusi vi è sicuramente la mastectomia additiva che permette di aggiungere taglie di seno in più. Altri, come la femminilizzazione del viso o della voce, sono meno diffusi. C’è un intervento però che è attualmente sperimentale e che farebbe diventare i sogni di alcune donne trans in realtà: quello di diventare mamme. Questo intervento è il trapianto dell’utero.

Trapianto dell’utero: dal primo esperimento alla prime nascite

Arriviamo al decennio attuale

Trapianto dell’utero: come funziona ?

Ad oggi sono stati riportati circa 90 trapianti di utero, la maggior parte dei quali da donatore vivente, con 31 bambini nati. Ma come viene eseguito il trapianto?

L’espianto dell’organo avviene separando l’utero della donatrice e i vasi sanguigni dai tessuti vicini. Infine, viene trattato con una soluzione apposita che raffredda l’organo allo scopo di evitarne il danneggiamento. Successivamente, durante il trapianto, si procede con il posizionamento dell’utero nel corpo della ricevente in un complesso intervento chirurgico che può richiedere fino a undici ore. Dopo l’operazione, la ricevente si sottopone a una terapia immunosoppressiva, allo scopo di evitare che l’organo venga rigettato, e a frequenti visite ginecologiche. Come alcuni trapianti purtroppo potrebbero esserci però delle complicanze. Tra le più gravi che portano al fallimento dell’innesto uterino ci sono:

Se, invece, dopo un anno non c’è stato rigetto, la perfusione dell’utero è corretta e il ciclo mestruale è regolare, si può programmare la gravidanza. Non è attualmente pubblico il prezzo di questo trapianto proprio perché non è molto diffuso. Inoltre per essere idonei bisogna essere impossibilitati ad avere una gravidanza e non averne avuta una in passato con esito positivo. Verrà un giorno in cui questo trapianto sarà accessibile a tutti? È la speranza per il futuro? staremo a vedere.

 

 

Raph

 

Exit mobile version