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Crisi Russia – Ucraina, Putin pare abbia stilato una ‘Kill list’ di persone LGBT+ e oppositori politici da uccidere

Nella Crisi tra Russia e Ucraina potrebbero essere uccise persone LGBT+. Ecco cosa pare voglia fare Putin

La crisi tra Russia e Ucraina sembra essere sempre più evidente. L’evolversi delle situazioni stanno tenendo con il fiato sospeso l’intero Mondo. Una guerra che potrebbe coinvolgere anche altri Stati non è di certo quello che ci voleva e che ci si aspettava. Secondo l’intelligence statunitense, inoltre, pare che Putin abbia stilato una ‘Kill List‘.

Nel dettaglio, da quanto apprendiamo, il Presidente in questione potrebbe uccidere persone e attivisti LGBT+. Questo, purtroppo, non è tutto. Pare che in questa ‘Lista di morte’ ci siano anche oppositori politici della Russia che sono stati esiliati nello Stato governato da Zelensky. Veniamo a conoscenza, mediante la stampa, che anche quest’ultimi potrebbero essere uccisi se Putin riuscisse ad invadere e a conquistare l’Ucraina.

La crisi Russia-Ucraina potrebbe avere risvolti molto negativi anche per persone LGBT+

La crisi tra la Russia e l’Ucraina potrebbe avere risvolti negativi, quasi al sapore di sangue, anche per gli LGBT+. Non che nello Stato governato da Zalensky la situazione per le persone arcobaleno sia rosea. Sicuramente, però, è meno peggio rispetto a quanto accade nel Paese di Putin.

Se l’amico di Matteo Salvini, però, dovesse invadere e conquistare l’Ucraina le persone LGBT+ sarebbero quelle a rischiare di più. Sembra che Putin abbia stilato una ‘Kill List’ e che in essa ci siano diverse persone che il Governatore russo vuole uccidere una volta preso il controllo dello stato ucraino.

Nello specifico, pare che nel mirino del Cremlino ci siano dissidenti russi e bielorussi in esilio in Ucraina, giornalisti, attivisti e popolazioni vulnerabili come minoranze religiose, etniche e persone LGBT+. Tutto in conformità e in linea all’abitudine di quei politici dittatori insomma. Prendere di mira chiunque si opponga ad una determinata politica e sfogare la propria rabbia repressa contro minoranze non dovrebbe essere normale, soprattutto nel 2022. Purtroppo lo è.

 

Fonte: GayBurg

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