Site icon GayPress.it

Che cos’è la detransizione?

Il 31 marzo è la Giornata Internazionale della visibilità transgender

La transizione è un  percorso (più o meno) ben conosciuto che decide di intraprendere una persona trans (solitamente già maggiorenne) per cambiare genere. Alcune volte può succedere che una persona si possa pentire. In questo caso si procede alla detransizione (in Italia riguarda meno dell’1% dei casi di transizione).

Il percorso (non facile) della detransizione

Il percorso di detransizione è abbastanza complesso e può essere deciso dalla persona che ha già iniziato la transizione per svariati motivi come:

Il percorso di detransizione è sostanzialmente identico a quello di transizione:

  1. Step psicologico, con relazione per assenza della disforia di genere. La durata di esso dipende da caso a caso. Lo specialista si occuperà di supportare psicologicamente  la persona aiutandola a gestire le emozioni contrastanti e le sue prospettive per il futuro riguardo la transizione/detransizione di genere
  2. Relazione dell’endocrinologo sull’Interruzione della terapia ormonale con descrizione degli effetti sul corpo
  3. Iter legale per chiedere al tribunale (depositando ricorso con un avvocato) un nome coincidente con il nuovo genere maschile o femminile
  4. Operazione chirurgica per la riassegnazione del sesso biologico (solo se ritenuta necessaria consultando gli specialisti)

In alcuni casi, la decisione, può essere anche momentanea. In questo caso si procede a rivolgersi solo alle figure sanitarie e non a quelle legali.

Chi può rivolgersi ad un percorso di detransizione?

Quali sono i documenti per intraprendere il percorso?

Le perizie straniere possono essere tradotte senza essere rifatte in Italia.

Scelta dell’avvocato

La scelta di un avvocato specializzato in detransizione di genere può essere determinante poiché la detransizione è difficile da ottenere. Un avvocato esperto può ridurre le tempistiche e facilitare una corretta sentenza.

Detransizione e operazioni chirurgiche

Le operazioni chirurgiche per la riassegnazione del sesso biologico sono facoltative. Le decisioni riguardo agli interventi chirurgici dovrebbero essere prese in consultazione con medici specialisti e considerando le condizioni di salute fisica e mentale dell’individuo. Dal 2024 non è più necessario ottenere l’autorizzazione all’operazione chirurgica per la ritransizione, in quanto è sufficiente ottenere la sentenza che ti autorizza a ritornare al genere precedente.

 

Raph

Exit mobile version