Calciatore gay in Premier League scrive lettera anonima dove confessa di essere omosessuale e di aver paura di fare coming out.
Abbiamo affrontato diverse volte il tema dell’omosessualità nel mondo del calcio.
Un settore dove, purtroppo, il grado di omofobia sembra essere ancora troppo elevato.
Il centrocampista della Sampdoria Albin Ekdal partecipò, ad inizio anno, ad un evento per sensibilizzare il popolo europeo in merito all’omofobia nel calcio.
Come viene riportato da “Gay.it”, questa volta, tocca ad un altro calciatore.
Non fa parte della nostra Serie A e nemmeno delle altre categorie presenti in Italia.
È un professionista che milita nella Premier League. Il campionato di massima serie dell’Inghilterra.
Il ragazzo in questione ha inviato una lettera anonima, di sua spontanea volontà, alla fondazione “Justin Fashanu”.
Ente che prende il nome proprio dal primo storico calciatore della Premier inglese ad aver fatto coming out.
Giocatore che ha pagato il suo orientamento sessuale con anni di omofobia che lo hanno portato al suicidio.
L’organizzazione ha pubblicato la lettera anonima ricevuta da questo misterioso calciatore e il “Sun”, inoltre, ha decido di redigere un articolo in merito e mostrare l’intero contenuto.
Il ragazzo, nella lettera che trovate nella sua interezza nella seconda parte dell’articolo, confessa che nessuno dei suoi compagni di squadra sa della sua omosessualità.
Nemmeno l’allenatore, ovviamente.
Solo pochi amici stretti e qualche parente sono a conoscenza di questo suo “grande segreto”.
Giorno dopo giorno può essere un inferno, perché l’omofobia nel calcio è molto accesa.
Dice di sentirsi intrappolato e ha il terrore di rivelare la sua vera natura.
Perché rischiare tutto? Ottimo stipendio, bella macchina, guardaroba pieno di abito firmati, splendida casa e può comprarsi quello che vuole.
Rivelare al mondo intero il suo vero orientamento sessuale può fargli perdere tutto questo o, ancora peggio, fargli commettere un insano gesto?
Calciatore gay in Premier League: il calcio non è ancora pronto per un giocatore dichiaratamente gay.
Per questo ho paura di fare coming out (la lettera per intero)
Il misterioso calciatore gay della premier League vorrebbe vivere la sua omosessualità serenamente e senza nascondersi.
Ha molta paura di farlo, anche se il cuore gli consiglia di fregarsene e di dirlo a tutti perché non c’è niente di sbagliato, la sua mente, invece, lo blocca.
Per questo motivo ha deciso di scrivere una lettera anonima alla fondazione “Justin Fashanu” che trovate di seguito.
E tutto questo sta influenzando sempre più la mia salute mentale.
Mi sento intrappolato, ma ho il terrore che rivelare la verità su ciò che sono non farà che peggiorare le cose.
Anche se il mio cuore mi dice spesso di farlo, la mia testa ripete sempre la stessa cosa: “Perché rischiare tutto?”.
Sono abbastanza fortunato da guadagnare un ottimo stipendio.
Ho una bella macchina, un guardaroba pieno di abiti firmati e posso permettermi di comprare tutto quello che voglio per la mia famiglia e i miei amici.
La verità è che non penso che il calcio sia ancora pronto per un giocatore dichiaratamente gay.
Il gioco del Calcio avrebbe bisogno di apportare cambiamenti radicali per farmi sentire in grado di poter fare un simile passo.
La Professional Footballers Association si dice pronta ad aiutare un giocatore a fare coming out.
Hanno detto che offriranno consulenza e supporto a chiunque ne abbia bisogno. Questo è il punto.
Se ho bisogno di un consulente posso prenotarne uno ogni volta che lo desidero.
Quello che devono fare coloro che gestiscono il gioco è educare i tifosi, i giocatori, i dirigenti, gli agenti, i proprietari dei club – praticamente tutti coloro che sono coinvolti nel gioco del Calcio.
Se dovessi fare un simile passo, vorrei sapere che sarei supportato. In questo momento, non mi sento di esserlo.
Vorrei non dover vivere la mia vita in questo modo. Ma la realtà è che c’è ancora un’enorme quantità di pregiudizi nel calcio.
Tantissime volte ho sentito canti e commenti omofobi dagli spalti.
È stato fantastico il mese scorso vedere Thomas Beattie alzare la mano e confessare di essere gay.
Ma ha dovuto aspettare fino al ritiro per farlo, e questo la dice lunga.
I calciatori sono ancora troppo spaventati per fare coming out mentre sono ancora in attività.”
Dalle parole che fanno sicuramente riflettere.
Noi ci auguriamo che questa lettera, anche se anonima, possa far aprire gli occhi al mondo del calcio per renderlo vivibile e alla portata di tutti.
Non sappiamo chi sei, come ti chiami e dove giochi: ti siamo comunque vicini e non aver paura!
Simone D’Avolio