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“Come si riconosce un gay?” : imbarazzante dibattito a Uno Mattina

Un imbarazzante dibattito è stato discusso in una puntata di fine settembre a Uno Mattina in famiglia.

La conduttrice Ingrid Muccitelli avrebbe chiesto agli ospiti in studio se ci sono dei “segnali” per riconoscere gli omosessuali. Cosa ancora più imbarazzante è che a rispondere vi sono Alessandro Cecchi Paone e Concita Borrelli, che ha parlato di “radar” e “ammiccamenti”. La discussione nasceva da un annuncio di lavoro di un parrucchiere abruzzese che cercava solo hair stylist gay. Sui social (ovviamente) si  è scatenata una bufera: “Agghiacciante che in tv si parli ancora così di omosessualità”.

I parlamentari del Pd in Commissione Vigilanza Rai denunciano «la riproposizione vergognosa dei peggiori stereotipi di involuzione culturale», preannunciano iniziative in seno all’organismo di vigilanza. Mentre il senatore di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, parla di «volgarissimi luoghi comuni» che rimandano al Medioevo. Borrelli si difende sui social: «Gli omosessuali hanno un senso estetico più spiccato, per me è un dato di fatto. L’ho detto stamane. Ed anche che riconosco le persone omosessuali dalla mimica, da certa gestualità diversa, avrei potuto aggiungere anche da una certa grazia. Lo faccio adesso» ha concluso, sfidando «gli avvelenatori di pozzi di professione» a attaccarla: «Non ci provate!».

E’ arrivata anche la replica di Cecchi Paone: «Io ho provato a correggere il tiro quando ho detto che non è vero che ci sono mestieri tipicamente da gay. Ma si è perseverato nell’errore di andare per stereotipi. Il lavoro e l’orientamento sessuale non hanno nessun nesso. Di più: l’orientamento sessuale non è immediatamente visibile»

Insomma per alcuni se siamo gay ce l’abbiamo scritto in faccia, per gli altri serve il gay radar.

 

Raph

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