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Spot “arcobaleno” di Pupa a Sanremo: è polemica

È iniziato il Festival di Sanremo e le polemiche sono cominciate, in realtà, ancora prima che la kermesse venisse trasmessa (Tralasciando il fatto che è l’ennesimo argomento di cui in questi giorni i giornali parlano, per ovviare ai problemi più importanti che ci sono nel nostro Paese).

Pupa: “Spot arcobaleno indottrina i ragazzini”

In occasione del festival di Sanremo, Pupa ha realizzato uno spot dove su un altare, un uomo e una donna sono in attesa di pronunciare il fatidico sì. A un certo punto, una ragazza irrompe in Chiesa e si porta via la sposa sotto la pioggia prima che il matrimonio abbia inizio. Insieme salgono su un autobus e scappano verso una nuova vita.

Lo spot è stato inondato di polemiche e accusato di “indottrinamento per i ragazzini” con conseguente, secondo alcuni, “aumento della disforia di genere e confusione di orientamento sessuale nei ragazzini”. A detta dell’esponente del Carroccio “Se andiamo avanti cosi dovremo mettere l’avviso “questo spot nuoce gravemente all’orientamento sessuale dei giovani”.

Questa cavolata mi suona un po’ come quella della pubblicità dei gratta e vinci…”può provocare dipendenza, giocate in modo responsabile”. A me non è mai venuta voglia di giocare. Non so se hanno paura che una ragazza etero cis veda lo spot e diventi lesbica. Avviso i gentili signori che non si diventa lesbiche per ipnosi e dall’altra parte non c’è Giuscas Casella che ci ipnotizza.

Addirittura c’è chi ha parlato di contagio sociale. Che io sappia l’orientamento sessuale e l’identità di genere non sono virus intestinali. Poi ognuno può credere in quello che vuole, sia mai che venga accusato di inneggiare al pensiero unico. Comunque tenetevi forte che il bello deve ancora venire. Non poteva mancare un suo commento. Signore e signori ecco a voi l’opinione (mai richiesta) di Simone Pillon.

Simone Pillon e la sua opinione (non richiesta) su Sanremo

Ormai molti di noi lo conoscono perché è una persona che spesso dice opinioni su qualsiasi cosa e un po’ alla rinfusa. L’uomo dalla lingua tagliente e dalla denuncia facile. Questa volta non solo ha polemizzato su questo spot, accendendo un inutile dibattito con Arcigay Nazionale, ma ha voluto dire anche la sua sul Festival:

Dopo lo stucchevole antifascismo di prammatica, riecco la propaganda #LGBTQ a #Sanremo24 con i tacchi e le scollature da uomo, gli endorsement alla comunità #queer e tutto il resto. Il mio punto di vista? Ma andate tutti a farvi benedire… #FS”

Caro Pillon, vecchio mio, prima ti metti il cuore in pace che non siamo più nel Medioevo e non puoi più dare caccia alle streghe meglio è. Il mondo va avanti, grazie al cielo. Ogni tanto aiuta i neuroni perché sento uno che cerca l’altro fino a qua che dice “Dove sei? Dobbiamo fare la sinapsi?”. Accontentali ogni tanto, poverini, aiutali a trovarsi.

Punto uno l’antifascismo non oserei definirlo stucchevole. Punto 2, la lotta per i diritti ed essere se stessi non è propaganda. Inoltre, se vuoi pensarci tu alle benedizioni visto che la Chiesa a rispondere mi sembra un po’ indecisa…a noi va bene.

Queste opinioni, secondo me, non sono neanche da Medioevo. Sono da gente con la clava in mano al posto dei libri. Cari bigotti evolvetevi.

 

Raph

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