Site icon GayPress.it

Perché Miss Italia è un concorso che non dovrebbe esistere

Negli ultimi giorni, sempre più uomini trans si stanno iscrivendo per provocazione a miss italia dato che sono accettate solo le donne biologiche. Quello però è solo l’apice di un più grande problema.

Miss Italia è un concorso  misogino e omotransfobico: lo dimostra il suo regolamento

Per capire cosa non va in questo concorso basta leggere l’Art. 5 del regolamento dello stesso  dove sono elencati i seguenti requisiti per la partecipazione:

1- Essere di nazionalità o cittadinanza italiana oppure essere nate in Italia anche se da genitori stranieri e risiedere in
Italia da almeno 18 (diciotto) anni consecutivi alla data di iscrizione; 

2- Essere di sesso femminile sin dalla nascita. Quindi le donne trans sono escluse, ma possono parteciparvi uomini trans dato che non cita alcuna eccezione per chi prende ormoni. Quindi le protesta è persino in regola;

3- Dover compiere almeno 18 (diciotto) anni  e non più di 30 (trenta) anni. In poche parole, secondo Miss Italia, dopo i 30 siamo donne da buttare;

4- Essere di condotta incensurabile, e comunque non essere mai state implicate in fatti o vicende di pubblica rilevanza
offensivi della morale comune. Come se i giudici della gara o chi ci lavora, fossero tutti santi;

5- Non aver mai partecipato, neppure come figurante o comparsa, a film, spettacoli o rappresentazioni in genere di carattere pornografico o scabroso;

6- non essere state mai ritratte per propria volontà o comunque col proprio consenso in pose di nudo, o in ogni caso
sconvenienti;

E i punti, discutibili, del regolamento non sono finiti qua

7- Non aver mai rilasciato pubbliche dichiarazioni di carattere sconveniente, o comunque non in linea con lo spirito di
moralità proprio del Concorso Nazionale Miss Italia;

8- Non aver mai vinto il Titolo di Miss Italia o vinto un Titolo Nazionale Abbinato in una delle ultime cinque edizioni del
Concorso Nazionale Miss Italia, né aver partecipato come concorrente alle Selezioni Nazionali dell’edizione 2019 del
Concorso stesso;

9-  Non aver vinto altri concorsi di bellezza di rilevanza nazionale od internazionale negli ultimi cinque anni;

10- Non essere vincolate a contratti di alcun genere, sia in corso sia in predicato di esecuzione, nel settore dei concorsi di
bellezza, concorsi o casting per modelle, o similari;

11- Non aver intrattenuto, nel corso dell’anno 2020 o dell’anno 2019, rapporti di lavoro dipendente, o comunque di collaborazione lavorativa, vuoi pure a titolo occasionale, per attività relative al Concorso Nazionale Miss Italia comportanti
contatti col pubblico, né con la MIREN, né con l’Esclusivista competente per la Regione o Area per la quale abbia presentato domanda di iscrizione all’81° Concorso Nazionale Miss Italia;

12- Non aver prestato opera artistica di protagonista o conduttore principale in produzioni cinematografiche, televisive o
teatrali realizzate, diffuse o da diffondersi nel corso degli anni 2019, 2020 e 2021, salvo si tratti di produzioni a diffusione non nazionale, o produzioni cinematografiche a distribuzione limitata, o produzioni televisive non seriali di fascia oraria secondaria;

13- Avere in ogni caso la piena e incondizionata disponibilità della propria immagine, del proprio nome e della propria voce, e non essere pertanto vincolate da contratti di agenzia, contratti pubblicitari, o di qualsiasi altro genere, contemplanti cessioni, concessioni o limitazioni dei diritti sul proprio nome, sulla propria immagine o sulla propria voce.

Manuale su come NON rappresentare le donne

Come abbiamo potuto constare questo concorso ha una marea di difetti. Nonostante, grazie al cielo, ormai tempi or sono, sia stato tolto il limite di taglia, Miss Italia è molto lontano da essere un concorso corretto ed inclusivo. Trovo il limite di età semplicemente banale come se una donna dopo i 30 sia da gettare nella spazzatura.

Non accettare le donne trans perché non sono nate donne è semplicemente stupido, oltre che omotransfobico, dato che non c’è nessun punto del regolamento in cui si vieti la chirurgia estetica perché quella poteva essere l’unica scusa, ma nemmeno regge. Spesso e volentieri concorsi di bellezza come questo che dovrebbero, in qualche modo, rappresentare la donna in Italia finiscono per creare, per l’ennesima volta. uno standard non facile da raggiungere.

 

 

Fonte: Regolamento Miss Italia (sito missitalia.it)

Exit mobile version