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Il colore rosa è pieno di stereotipi inventati dalla Società e che ci sono stati imposti nel corso degli anni

Il sindaco autonomo Polizia contro le mascherina FFP2 rosa in dotazione alla Polizia

Le mascherine FFP2 di colore rosa che dovrebbero indossare gli agenti di Polizia sono ormai diventate oggetto di molte discussioni. Sia in rete che nei principali programmi televisivi. Il Sindacato Autonomo Polizia (SAP), prevalentemente di destra, è insorto dicendo che tali dispositivi di protezione contro il Covid-19 sono indecorosi. Addirittura, pare che abbia riferito al capo della Polizia Lamberto Giannini che andrebbero contro l’onore delle Forze dell’Ordine.

Anche io vorrei avere una mascherina da abbinare ad ogni outfit che indosso. Purtroppo, o per fortuna, utilizzo quelle che trovo quando le acquisto indipendentemente dal colore e, soprattutto, non monto su una polemica sterile per la loro tonalità. Anziché preoccuparsi di chiedere mascherine che si possano abbinare alla divisa in questione, ci si dovrebbe preoccupare di proteggersi contro il Coronavirus. Questo dovrebbe essere l’assunto e dovrebbe essere chiaro senza se e senza ma.

Trovo, inoltre, poco opportuno che questa mattina nel programma ‘Mattino 5’ il Segretario Generale SAP, Stefano Paoloni, si sia presentato in trasmissione con una cravatta rosa per dimostrare che non ha nulla contro questo colore. Queste trovate di marketing e comunicazione si lascino alle aziende che ne hanno bisogno. Possono attaccare su alcune persone, far passare per ‘cretini’ tutti mi sembra eccessivo. Se non si ha davvero nulla contro il rosa, perché fare tutta questa polemica?

Se basta il colore di una semplice mascherina per mettere in discussione il lavoro e l’autorevolezza della Polizia, forse il problema è ben più ampio di quello che si vuole far vedere. Uno è un bravo poliziotto e svolge bene il proprio dovere, a prescindere dal colore della mascherina che indossa. Per questo, ho trovato opportuno fare un po’ di chiarezza su quella che è la storia del colore rosa. Storia che consiglio di leggere anche a Paoloni e a quei poliziotti che sono insorti.

Mascherine FFP2 rosa per la Polizia: ecco perché non ci sarebbe nulla di male se a indossarle fossero i poliziotti

Il colore rosa, purtroppo, è pieno di stereotipi che ci sono stati imposti da una certa mentalità e dalla Società nel corso degli anni. In realtà,  questo colore, non è nient’altro che un colore. Esattamente come tutti gli altri. La società che ci indottrina gli stereotipi, invece, ci ha imposto che il rosa debba essere necessariamente associato alle persone omosessuali o al genere femminile.

Nel primo caso per via del triangolo rosa che i nazisti contrassegnavano ai prigionieri gay. Nel secondo, invece, per una convenzione affermatasi in Occidente dopo la Seconda Guerra Mondiale. Convinzione e ricorsi storici dai quali bisogna uscire se si vuole andare avanti e fare quel passo evolutivo dalle caverne ai giorni d’oggi.

Nello specifico, non tutti sono a conoscenza che il colore rosa, oltre a essere una nuance particolarmente emozionale, è il simbolo della speranza. Si tratta perciò di un colore estremamente positivo che incute sicurezza e ottimismo. Sicurezza  e ottimismo: proprio quello che dovrebbe trasmettere la Polizia e qualunque Forza dell’Ordine a cui si può rivolgere un cittadino.

Inoltre, fino agli inizi del XX secolo il colore rosa era una tonalità priva di genere. Nel 1918 in una rivista specializzata in abiti per bambini, la Earnshaw Infants’ Department, si leggeva che il rosa, colore forte e acceso, era più adatto ai maschi mentre il blu, colore più delicato, era più adatto alle femmine.

In conclusione, prima di lamentarsi per le mascherine FFP2 rosa date in dotazione alla Polizia, è il caso che si rivedano i percorsi formativi di alcuni agenti e di alcuni superiori, sindacati compresi. Ad esempio, visto quanto scritto sopra, si potrebbero fare dei corsi di psicologia appositi per evitare di fare figuracce e passare per omofobi e maschilisti.

 

Simone D’Avolio

Fonte: Google, Wikipedia, Il Post

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